17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Presentato il piano industriale

ERG, investimenti per 1,9 miliardi e crescita all'estero nell'eolico

Sul piano della gestione il margine operativo lordo nel 2018 ammonterà a 450 milioni mentre l'indebitamento nel 2015 salirà a 1,9 miliardi per scendere a 1,3 miliardi a fine piano.

ROMA - Investimenti per 1,9 miliardi di euro, diversificazione geografica con crescita all'estero nell'eolico e un margine operativo lordo di 450 milioni nel 2018 con un incremento del 7% l'anno. Questi alcuni degli obiettivi del piano industriale el gruppo Erg approvato dal cda.
A fine piano la capacità installata ammonterà a 2.950 MW con un aumento del 62% rispetto a fine 2014. Sul piano della gestione il margine operativo lordo nel 2018 ammonterà a 450 milioni mentre l'indebitamento nel 2015 salirà a 1,9 miliardi per scendere a 1,3 miliardi a fine piano. Il piano inoltre prevede una politica di dividendi con un valore minimo di 0,5 euro per azione nell'arco del piano.

Modificato il portafoglio di business
«In questi ultimi anni il Gruppo ERG è stato in grado di modificare radicalmente il proprio portafoglio di business - afferma l'ad Luca Bettonte - anticipando gli scenari di lungo termine, investendo in modo rapido ed efficace nel settore delle rinnovabili, dove nell'eolico ha raggiunto una posizione di leadership nel mercato europeo e italiano. Grazie alla realizzazione di rilevanti operazioni strategiche si sono ottenuti due risultati fondamentali: la diversificazione tecnologica nella produzione di energia elettrica, a seguito della recente acquisizione del nucleo idroelettrico integrato di Terni, e la diversificazione geografica, con la presenza in cinque Paesi in Europa nell'eolico, pari al 37% della potenza complessiva installata, già nel 2015».

In Europa si punta sull'eolico
Gli obiettivi che «ci siamo posti nel piano prevedono importanti attività di consolidamento e integrazione degli asset recentemente acquisiti sia nell'idroelettrico che nell'eolico, dove per quest'ultimo prevediamo, inoltre, di svilupparci ancora in Europa secondo un modello di crescita organica. La forte generazione di liquidità ci fa prevedere, a fine 2018, un indebitamento pari a circa 1,3 miliardi di Euro, meno di tre volte il margine operativo lordo atteso, garantendo al contempo un'adeguata e sostenibile remunerazione degli azionisti nell'arco di piano. Le risorse finanziarie generate, l'elevata qualità dei nostri asset, la flessibilità e determinazione del management, sono certo, consentiranno al Gruppo di affrontare le nuove sfide e di cogliere le opportunità che si presenteranno nel prossimo futuro nel settore dell'energia elettrica, oggi in rilevante e profonda evoluzione».

Stipulato atto fusione per incorporazione di Isab Energy
Il 17 dicembre è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione di Isab Energy in Erg, iscritto oggi presso il Registro delle Imprese di Genova. Gli effetti reali della fusione - si legge in una nota - decorrono da oggi, gli effetti contabili e fiscali della fusione invece dal 1 gennaio 2015.