29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Estrazione di idrocarburi offshore

Via l'airgun dagli ecoreati, il ddl torna al Senato

La Camera ha approvato con 283 sì, 160 no e 2 astenuti, a scrutinio segreto col parere favorevole di governo e relatore di maggioranza, i tre emendamenti identici che chiedevano la soppressione del bando della prospezione sismica dal pacchetto di norme in materia di protezione ambientale

ROMA – Via il divieto della ricerca di idrocarburi in mare attraverso la tecnica dell'airgun dal disegno di legge ecoreati. La Camera ha approvato con 283 sì, 160 no e 2 astenuti, a scrutinio segreto col parere favorevole di governo e relatore di maggioranza, i tre emendamenti identici che chiedevano la soppressione del bando della prospezione sismica dal ddl.

DDL TORNA IN SENATO - Visto che il pacchetto normativo è stato modificato, il ddl che introduce nel codice penali i delitti contro l'ambiente dovrà tornare al Senato. La scorsa settimana lo stesso premier, Matteo Renzi, aveva preannunciato il possibile ritorno degli ecoreati a palazzo Madama, aggiungendo che la norma sarebbe stata approvata in «qualche settimana» e se necessario «siamo pronti a mettere la fiducia anche lì». Precedentemente diversi esponenti del governo, come il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e della maggioranza, come il Nuovo centro destra e la sottosegretaria allo Sviluppo, Simona Vicari, hanno contestato il divieto dell'airgun.

COS'E' L'AIRGUN - L'airgun è un metodo non invasivo, utilizzato dalle compagnie petrolifere e dagli enti di ricerca per sondare il fondale marino. La tecnica ha suscitato un forte dibattito scientifico in America, mentre in Italia diversi istituti di ricerca si sono schierati in sua difesa. Gli oppositori hanno sottolineato la pericolosità della prospezione sismica per l'ecosistema marino, in quanto il fondale del mare viene «bombardato» con bolle d'aria che emettono un rumore assordante, 230 decibel a un metro di distanza (il decollo di un jet ne emette circa 140), in maniera continuativa, ogni 13-15 secondi per 24 ore al giorno e per periodi molto lunghi. Questo inquinamento sonoro potrebbe disturbare, ferire o addirittura provocare la morte di diverse specie di animali marini.

DOVE SI USERA' LA PROSPEZIONE SISMICA - In una intervista ad Adnkronos, Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente ha spiegato che stando ai dati aggiornati a marzo 2015 vi sono «8 istanze di permessi di prospezione (cioè le primissime indagini, quelle fatte – per intenderci - con airgun su aree molto vaste) che interessano Adriatico, Canale di Sicilia, Ionio e la nuova Zona E tra Sardegna e Baleari». Per quanto riguarda lo Ionio, Zampetti ha ricordato che nel 2011 «un emendamento al testo di recepimento della direttiva europea sui reati ambientali ha di fatto riaperto anche lo Ionio alle società estrattive».

LE ASSOCIAZIONI CONTRARIE ALLE MODIFICHE AL DDL - Nelle scorse settimane 23 associazioni hanno aderito alla campagna «In nome del popolo inquinato: subito i delitti ambientali nel codice penale» lanciata da Legambiente e Libera, perché il Parlamento approvasse subito e senza modifiche il ddl lanciando l'hastag #neancheunavirgola.