26 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Signorini chiede una semplificazione della local tax, ma anche il riassetto delle tasse sulla casa

Bankitalia: «Il Tesoretto sia usato per riequilibrare i conti pubblici»

Il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, interviene sul Def del governo Renzi: chiedendo una tassazione permanente sulla casa, un aumento degli investimenti e un riequilibrio della spesa pubblica.

Roma (askanews) - Il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, interviene sul Def del governo Renzi: chiedendo una tassazione permanente sulla casa, un aumento degli investimenti e un riequilibrio della spesa pubblica.

Il Tesoretto sia usato per il riequilibrio della finanza pubblica
No a sperperare il tesoretto atteso dal governo nel Def. Le risorse che dovessero derivare da «un andamento tendenziale del saldo migliore delle attese, peraltro dovuto interamente alla minore spesa per interessi, sia utilizzato per accelerare il riequilibrio della finanza pubblica». Così il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. «Il ridimensionamento del debito che resta tra i più pesanti d'Europa - ha sottolineato Signorini - non va perseguito solo perché richiesto» dall'Europa ma perché «lo impongono i principi della buona amministrazione e la necessità di mettere il Paese in condizioni di sicurezza rispetto a eventuali cambiamenti negli umori dei mercati, che non possono mai escludersi e che colpiscono le finanze pubbliche tanto più duramente quanto più fragili sono le condizioni di partenza». Per quanto concerne il 2015, «alla luce di uno scenario macroeconomico ancora piuttosto debole sebbene in miglioramento, il Governo programma misure espansive per 0,1 punti percentuali del prodotto per "rafforzare l'implementazione delle riforme strutturali già avviate", ha detto ancora, e seppur «la deviazione rispetto agli impegni circa la riduzione del disavanzo strutturale è modesta, in linea di principio - e coerentemente con lo spirito della normativa in materia di finanza pubblica - appare opportuno che un andamento tendenziale del saldo migliore delle attese, peraltro dovuto interamente alla minore spesa per interessi, sia utilizzato per accelerare il riequilibrio della finanza pubblica. Fissare gli obiettivi di bilancio in termini di variazioni del saldo strutturale consente di neutralizzare gli effetti di cambiamenti nelle previsioni, dando maggiore certezza al percorso verso il riequilibrio».

Serve un assetto permanente per la tassazione sulla casa
E' «auspicabile» una semplificazione e razionalizzazione con la local tax annunciata dal governo ma è «essenziale che si giunga finalmente a un assetto permanente» sulla tassazione sulla casa. Così il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. «La fiscalità immobiliare locale è stata ripetutamente modificata nell'ultimo triennio, da ultimo nel 2014 con l'introduzione della Tasi (in aggiunta all'Imu applicata sulla proprietà della prima casa di lusso e su quella degli altri immobili) e della Tari (in sostituzione della precedente imposta sui rifiuti, la Tares). Il Pnr prospetta un'ulteriore riforma: nel 2016 entrerebbe in vigore la local tax, che accorperebbe l'Imu e la Tasi; con la nuova imposta si provvederebbe anche a riordinare tutti gli altri tributi minori di competenza dei Comuni. Il Pnr non fornisce informazioni sulle caratteristiche del tributo. Sebbene una semplificazione e razionalizzazione della materia sia auspicabile, è essenziale - ha detto - che si giunga finalmente a un assetto permanente, dati gli alti costi dell'instabilità normativa per i cittadini e per le stesse amministrazioni».

Bisogna alzare la spesa per gli investimenti
Nel Def «viene confermato l'impegno a realizzare una revisione capillare della spesa corrente" e "una rafforzata attività di revisione della spesa può limitare o evitare l'impatto sulla qualità dei servizi resi ai cittadini. Un certo contenimento della dinamica delle erogazioni è stato ottenuto nel corso dell'ultimo quadriennio; per realizzare una riduzione più significativa e duratura dell'incidenza della spesa primaria corrente sul Pil occorre proseguire con decisione su questa strada. Interventi più incisivi consentirebbero di accrescere la spesa per investimenti, la cui incidenza sul prodotto si è fortemente ridotta negli ultimi anni», ha dichiarato il vicedirettore. Il «contenimento delle erogazioni resta necessario per il risanamento dei conti pubblici; una rafforzata attività di revisione della spesa può limitare o evitare l'impatto sulla qualità dei servizi resi ai cittadini", ha detto Signorini.