28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Lagarde chiede di sfruttare il calo del prezzo del greggio per rilanciare l'occupazione

Fmi: «Si abbassa il rischio di deflazione, ma serve strategia completa»

Il rischio di deflazione - misurato dal declino dei prezzi in un arco temporale di quattro trimestri - è fonte di preoccupazione "principalmente" per l'Eurozona nel periodo che va dal terzo trimestre 2015 al secondo trimestre 2016, ma la probabilità che un tale rischio si verifichi "è scesa sotto il 30%".

New York (askanews) - Il rischio di deflazione - misurato dal declino dei prezzi in un arco temporale di quattro trimestri - è fonte di preoccupazione «principalmente» per l'Eurozona nel periodo che va dal terzo trimestre 2015 al secondo trimestre 2016, ma la probabilità che un tale rischio si verifichi «è scesa sotto il 30%».

Bene il QE, ma serve una strategia completa
E' quanto si legge nel World Economic Outlook (Weo), il rapporto sull'economia globale pubblicato nell'ambito delle riunioni primaverili del Fmi a Washington. Secondo il Fondo quella probabilità «è inferiore al 10% in altre economie e regioni». Il modello di probabilità usato dall'Fmi, precisa il Weo, esclude effetti temporanei dati da bassi prezzi del greggio e dunque riflette solo i rischi derivanti all'attività economica da altri shock. L'istituto guidato da Christine Lagarde, dà il «benvenuto» alla decisione della Banca centrale europea di lanciare un piano di allentamento monetario «fino a quando la rotta dell'inflazione sarà coerente con il target della stabilità dei prezzi».Secondo indicazioni preliminari, infatti «l'azione della Bce ha fermato il declino delle aspettative sull'inflazione e ha portato a condizioni finanziarie ancor più favorevoli». Ma allo stesso tempo il Fondo chiede una «strategia completa» per fare invertire rotta all'inflazione bassa nell'Area euro - dove politiche molto accomodanti sono viste restare - e per evitare la stagnazione.

Sfruttare il calo del prezzo del greggio per rilanciare l'occupazione
Il Fondo monetario internazionale preme affinché venga sfruttata l'opportunità creata dal calo dei prezzi del petrolio. Lo fa nel Fiscal Monitor diffuso oggi. Secondo l'istituto guidato da Christine Lagarde, «le riforme delle tasse in ambito energetico possono aiutare a dare spazio di manovra per ribilanciare il peso fiscale per esempio abbassando le tasse sul lavoro per spingere l'occupazione».Nelle economie emergenti in particolare, ulteriori riforme sui sussidi all'energia possono fornire lo spazio per spese «produttive» nell'educazione, nella sanità e nelle infastrutture così come per programmi in favore dei poveri.