18 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Sicurezza alimentare | OGM

Galletti: «Comprate prodotti italiani»

Dopo la direttiva che lascia libera scelta agli Stati sulle coltivazioni OGM il Ministro dell'Ambiente è chiaro: «purtroppo sulle importazioni non possiamo agire, ci sono le regole della libera concorrenza, ma se i cittadini acquistano prodotti italiani hanno la certezza di consumare prodotti naturali»

ROMA - Con il via libera dell'Europarlamento alla direttiva che consente agli Stati membri di decidere sulle coltivazioni OGM «tuteliamo fortemente l'agroalimentare e l'ambiente italiano, caratterizzati da una immensa biodiversità. Si tratta di un'azione incisiva che vigila sui prodotti italiani, di estrema qualità, che i cittadini potranno consumare in tutta tranquillità, nel rispetto dell'ambiente e della salute, a differenza dei prodotti che arrivano da quei Paesi che continuano a produrre OGM. Un grandissimo risultato ascrivibile alla presidenza italiana in questi sei mesi». Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Galletti a Unomattina su Raiuno.

I 28 Paesi Ue hanno posizioni molto diverse sugli OGM, «ma siamo riusciti a risolvere numerosi problemi in discussione da anni, come ad esempio la questione della contaminazione delle coltivazioni tra i paesi confinanti, ma alla fine con il Ministro Martina - ha aggiunto Galletti - abbiamo ottenuto un risultato importante anche dal punto di vista economico. Infatti, a questo proposito, a chi pensa che un grano OGM resistente alle intemperie possa rappresentare un vantaggio, noi rispondiamo che preferiamo puntare sulla qualità. Il nostro agroalimentare è conosciuto nel mondo per la sua qualità, l'OGM invece appiattisce la produzione ed elimina ogni differenza, anche qualitativa. In questo modo salvaguardiamo la qualità e l'ambiente, tutelando la salute dei cittadini, visto che ad oggi non sappiamo ancora quali siano le conseguenze derivanti dall'uso di questi prodotti».

«Non siamo contro le multinazionali - ha detto Galletti - a noi stanno a cuore le produzioni agricole italiane, il nostro obiettivo è tutelare il made in Italy e il nostro risultato è stato accolto positivamente non soltanto dai cittadini, ma anche dagli agricoltori e dalle associazioni di settore».

Attualmente sono rimasti quattro paesi a produrre liberamente OGM in Europa, «purtroppo sulle importazioni non possiamo agire, ci sono le regole della libera concorrenza, ma se i cittadini acquistano prodotti italiani hanno la certezza di consumare prodotti naturali. Oggi finalmente lo possiamo dire, ieri invece non avevamo la forza giuridica per affermarlo e vietare all'interno del nostro Stato le produzioni OGM. Oggi possiamo dire che i nostri prodotti sono protetti anche dalla contaminazione degli altri Stati».

Assieme agli OGM e la battaglia sul clima, l'intesa raggiunta in materia di sacchetti di plastica e biodegradabili rappresenta un altro importante risultato. «Già da tempo - ha concluso il ministro - avevamo una normativa molto stringente, ma l'Europa ci imputava di limitare la concorrenza visto che non consentivamo alle aziende di vendere i sacchetti di plastica sul nostro territorio. Ma non abbiamo ceduto, i sacchetti di plastica costituiscono un vero pericolo per l'ambiente, per il mare, e alla fine siamo riusciti ad imporre all'Europa, ai Paesi membri, la nostra buona prassi in merito all'uso dei biodegradabili».