29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Spaccatura Camusso-Furlan

Sciopero generale, la CISL non ci sta

Nella riunione tra i leader delle tre confederazioni a margine del congresso della Uil, è emerso che Cgil e Uil proclameranno lo sciopero generale per il 12 dicembre, ma la Cisl non aderirà alla protesta. Furlan: non ci siamo sfilati, mai valutato sciopero

ROMA - E' terminato l'incontro tra i segretari generali di Cgil e Cisl Susanna Camusso e Annamaria Furlan e il segretario generale aggiunto e prossimo leader della Uil Carmelo Barbagallo per verifcare la possibilità di uno sciopero generale unitario. Nella riunione tra i leader delle tre confederazioni a margine del congresso della Uil, è emerso che Cgil e Uil proclameranno lo sciopero generale per il 12 dicembre, ma la Cisl non aderirà alla protesta.

UIL: ANCHE CGIL PER SCIOPERO DEL 12 DICEMBRE - Il segretario generale aggiunto e leader designato della Uil, Carmelo Barbagallo, ha detto che la Cgil, che aveva programmato lo sciopero per il 5 dicembre, ha accolto la richiesta della sua confederazione di differire ad altra data la protesta. «Ha aderito alla proposta di spostare la data - ha sottolineato Barbagallo - ora stiamo verificando con l'autorità di garanzia sugli scioperi la fattibilità. La Cisl ha comunicato che non aderirà allo sciopero generale. Speriamo si possa fare qualcosa di unitario, una manifestazione, sul pubblico impiego per una riforma condivisa con i lavoratori. Vedremo, il nostro sciopero è di tutte le categorie».

CISL: NON CI SIAMO SFILATI - Il numero uno della Cisl, Annamaria Furlan, ha invece spiegato che «non ci siamo sfilati, non abbiamo mai valutato lo sciopero generale. Confermiamo invece lo sciopero del pubblico impiego unitario, che sarà deciso prossimamente dalle categorie». Oggi si riunirà l'esecutivo della Cisl per decidere le proprie forme di mobilitazione. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha inoltre affermato che «abbiamo convenuto con la Uil che lo sciopero generale si farà il 12 dicembre». L'ultimo sciopero generale unitario si svolse il 12 dicembre 2011 (stop di tre ore a fine turno) contro la manovra del governo Monti, in particolare contro la riforma delle pensioni messa a punto dal ministro Elsa Fornero.