Camusso: «Ci vuole una patrimoniale sui ricchi»
Nel corso del comizio alla manifestazione della Fiom dei lavoratori metalmeccanici, in corso a Milano, il leader del sindacato della Cgil, Susanna Camusso, torna a parlare di tasse e ammonisce il governo Renzi, sostenendo che l'unica strada percorribile per uscire dalla crisi e per aiutare chi in Italia è davvero in difficoltà è quella della patrimoniale: «Non si può continuare a tassare in basso»
MILANO - Nel corso del comizio alla manifestazione della Fiom dei lavoratori metalmeccanici, in corso a Milano, il leader del sindacato della Cgil, Susanna Camusso, torna a parlare di tasse e ammonisce il governo Renzi, sostenendo che l'unica strada percorribile per uscire dalla crisi e per aiutare chi in Italia è davvero in difficoltà è quella della patrimoniale. Secondo il numero uno di Cgil, infatti, l'incomprensibile strategia di proseguire nella tassazione delle fasce a più basso reddito non incrementa affatto la crescita. Si tratta di un percorso fallimentare su cui il Governo farebbe bene a ragionare approfonditamente. Afferma la Camusso: «Ci vuole una patrimoniale, non bisogna aver paura delle parole, non si può continuare a tassare in basso». E ancora: «No ai finanziamenti a pioggia - ha aggiunto - no alla riduzione dell'Irap per le imprese che licenziano».
ARRIVEDERCI AL 5 DICEMBRE - Il leader della Cgil ha chiuso il comizio a Milano invitando tutti a partecipare allo sciopero di otto ore indetto per il 5 dicembre prossimo per dire no alla legge di stabilità, al Jobs act e alla politica economica errata del Governo Renzi. Ha affermato la Camusso: «Per cambiare il Paese, per il lavoro arrivederci al 5 dicembre». Susanna Camusso, ha chiuso il comizio in piazza Duomo organizzato dalla Fiom contro le misure del governo Renzi sul lavoro, rimandando così allo sciopero generale indetto per il prossimo 5 dicembre. «Se continuano a cambiare il Paese senza il mondo del lavoro - ha aggiunto la Camusso - il mondo del lavoro starà sempre nelle piazze a chiedere il cambiamento».
FASSINA AL CORTEO FIOM - «La mia presenza qui significa continuare a stare a fianco dei lavoratori che vivono una fase di grande difficoltà, noi siamo qui per provare a rispondere alla domanda di cambiamento che chiedono, un cambiamento vero che vada verso la promozione del lavoro». È quanto ha dichiarato Stefano Fassina, esponente della minoranza del Pd, che sta prendendo parte al corteo della Fiom contro il Jobs act, a cui partecipa anche il leader della Cgil, Susanna Camusso.