17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Politica monetaria

BCE: la soluzione di compromesso che piace ai mercati

Draghi taglia a sorpresa i tassi ai minimi storici e avvia il piano di acquisti degli Asset backed securities (ABS), gli strumenti finanziari per cartolarizzare il debito privato. Il governatore ha riconosciuto però, che è mancata l'unanimità. Borse euforiche e spread in picchiata

FRANCOFORTE - Un compromesso politico nel palazzo dell'Eurotower. La Bce taglia a sorpresa i tassi di interesse ai minimi storici e avvia il piano di acquisti degli Asset backed securities (ABS), gli strumenti finanziari per cartolarizzare prestiti, credito al consumo, carte di credito, e dei covered bond (un bond a doppia garanzia legato ai mutui immobiliari).

E' MANCATA UNANIMITÀ - Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha riconosciuto che la decisione odierna non è stata presa all'unanimità. C'era chi voleva fare di più e chi di meno, alla fine si è trovata una soluzione a metà strada. Un compromesso contro lo spettro della deflazione che si va materializzando nell'area euro. Il consiglio direttivo ha parlato anche di quantitative easing ma al riguardo nessuna decisione. Con il QE sul tipo della Federal Reserve, la banca centrale europea potrebbe effettuare acquisti titoli finanziari, anche titoli di Stato, su larga scala,tanto che alcuni analisti hanno ipotizzato iniezioni fino a 500 miliardi di euro. Le operazioni su Abs e covered bond avranno un impatto meno significativo anche se lo stesso Draghi non ha quantificato le dimensioni.

LE BORSE APPREZZANO - Il pacchetto di misure deciso dalla Bce anche se di compromesso ha incassato l'apprezzamento dei mercati finanziari. Le borse del vecchio continente hanno chiuso in forte rialzo, gli spread dei paesi periferici rispetto al Bund tedesco si sono allentati in modo sensibile e soprattutto sono evidenti gli effetti sui cambi con il cross tra euro e dollaro sceso di oltre l'1% scendendo sotto la soglia di 1,30. E l'indebolimento dell'euro è uno dei principali obiettivi della Bce già da giugno con il varo degli Tltro nel tentativo di aumentare la competitività di prezzo delle esportazioni europee.

QUALCOSA IN PIÙ DI ASPETTATIVE - Draghi sembra aver seguito un vecchio adagio nella politica delle banche centrali, e cioè fare qualcosa in più rispetto alle aspettative dei mercati. Niente di drammatico, solo una piccole sorpresa positiva. Così la decisione di abbassare i tassi di interesse, una mossa non attesa dai mercati. Il taglio del costo del denaro riflette, probabilmente, alcuni segnali arrivati alla Bce sui Tltro, i finanziamenti a lungo termine destinati all'economia reale. Probabile che tra le banche europee non ci sia un grande entusiasmo verso questi strumenti. Tagliare oggi i tassi significa rendere più appetibili i Tltro di cui la prima tranche verrà assegnata tra 15 giorni.

L'AVVERTIMENTO ALLE BANCHE - Draghi è stato lapidario con un esplicito riferimento agli istituti di credito. «I tassi di interesse sono al livello minimo». Quindi le banche è meglio che non aspettino un nuovo taglio ai tassi prima di farsi avanti per i Tltro.