29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Energia

Greenpeace chiede all'Europa il 45% di rinnovabili entro il 2030

L'associazione ambientalista ha scaricato questa mattina cinque tonnellate di carbone davanti all'Eliseo, poche ore prima del consiglio dei ministri franco-tedesco, per chiedere di fissare al 45% l'obiettivo europeo sul fronte delle energie rinnovabili

PARIGI - Greenpeace ha scaricato questa mattina cinque tonnellate di carbone davanti all'Eliseo, poche ore prima del consiglio dei ministri franco-tedesco, per chiedere di fissare al 45% l'obiettivo europeo sul fronte delle energie rinnovabili, da raggiungere entro il 2030.

MENO CARBONE - Stando a quanto si è appreso dall'ong, poco prima delle 7 una decina di attivisti di Greenpeace hanno parcheggiato un camion nei pressi della presidenza francese, quindi hanno versato il carbone, simbolo di un'energia che inquina troppo e che è ancora molto usata in Germania. Greenpeace ha chiesto una transizione energetica che preveda meno carbone in Germania e meno nucleare in Francia. In una dichiarazione intitolata «Frau Merkel, signor Hollande, no al carbone e al nucleare, ora la vera transizione energetica», l'ong ha chiesto di fissare al 45% l'obiettivo Ue da raggiungere entro il 2030 per quanto riguarda le energie rinnovabili.

VERTICE IL 20 E 21 MARZO - «Gli obiettivi fissati al momento dai due paesi per il futuro pacchetto europeo energia-clima 2030 sono davvero l'opposto delle ambizioni rivendicate nei loro discorsi», ha denunciato Sébastien Blavier, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace Francia. La Commissione europea ha infatti proposto di ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2030, con l'obiettivo vincolante del 27% di energie rinnovabili a livello europeo e un obiettivo indicativo del 25% di risparmio energetico. I leader europei decideranno a riguardo nel vertice in programma a Bruxelles il 20 e 21 marzo.