29 marzo 2024
Aggiornato 15:30
Politica monetaria | Crisi del debito

Draghi: Quadro peggiorato rispetto ad un mese fa

L'intervento di riduzione dei tassi della BCE arriva nello stesso giorno in cui anche la Bank of England e la Banca della Cina hanno messo in atto misure di espansione economica

FRANCOFORTE - Peggiora nel pomeriggio il quadro dei mercati in Europa e a Milano il Ftse-Mib accelera il calo al meno 3,21 per cento mentre si ricreano forti tensioni sui Btp: i rendimenti sulla scadenza decennale salgono sopra la soglia allarmistica del 6 per cento e lo spread Btp-Bund balza a 460 punti base, laddove in precedenza era sceso fino a 427. Intanto l'euro va giù a picco, al di sotto di 1,24 dollari dopo il taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea seguito da valutazioni più pessimistiche del presidente Mario Draghi sul quadro economico.

Le borse virano al ribasso - Nel pomeriggio l'euro finisce a 1,2384 dollari laddove prima delle decisioni della Bce fluttuava al di sopra di 1,25. Le Borse hanno decisamente virato al ribasso, Parigi segna meno 1,52 per cento, Francoforte meno 1,07 per cento, Londra meno 0,24 per cento. E si sono ricreate tensioni sui titoli di Stato dei paesi periferici dell'area euro: i rendimenti dei Bonos decennali della Spagna risalgono al 6,83 per cento, il loro spread sui bund sale a 5,43 punti base.
Se era scontata la riduzione del principale tasso di rifinanziamento, dall'1 per cento allo 0,75 per cento, meno lo era l'azzeramento deciso del tasso con cui la Bce retribuisce i depositi custoditi per conto delle banche. In linea generale i tassi di interesse elevati tendono a sostenere una valuta sul mercato dei cambi. Intanto la crescita economica nell'area euro «resta debole» con «elevati livelli di incertezza» che pesano sul clima di fiducia, ha affermato Draghi. Ha offerto un quadro peggiorato rispetto a solo un mese fa: «ora vediamo un indebolimento della crescita in tutta l'area euro, compresi i paesi che prima continuavano a crescere».
No comment del presidente della Bce, Mario Draghi, sull'approvazione della riforma del mercato del lavoro in Italia. Interpellato sulla questione durante la tradizionale conferenza stampa dopo il consiglio direttivo, Draghi si è limitato a dire «non commenterò».

Boccia apprezza Draghi - «Bravo Draghi, la sua è una scelta coraggiosa, i tassi non sono mai stati così bassi e questo crea le condizioni ottimali per politiche di ripresa delle economie europee. In questo modo la Bce dà il suo contributo, ora la palla passa ai governi che devono saper attuare azioni di redistribuzione delle risorse, un obiettivo per il quale è indispensabile che siano chiari i soggetti che possono dare e quelli che hanno diritto a ricevere. Insomma, non ci sono più alibi, ora tocca alla responsabilità della politica». Lo ha affermato in una dichiarazione Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd alla Camera.