19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
La riforma del mercato del lavoro Monti-Fornero

Lavoro: Monti, la nostra riforma promuove le capacità professionali

Il Premier: Mette in valore lìapprendistato e applica il modello della «flexisecutity». Fornero: Ora basta con le polemiche, fase superata. Damiano: Preservare l'equilibrio raggiunto su articolo 18. Gasparri: Modifiche alla riforma o mancherà l'appoggio del Pdl

BRUXELLES - La riforma italiana del mercato del lavoro, ormai in dirittura di arrivo in Parlamento, promuove le capacità professionali, mette in valore l'apprendistato (come porta d'ingresso nell'attività lavorativa e non pretesto per il lavoro precario e sottopagato) e applica il modello della flexisecuritiy, legando la sicurezza non al posto di lavoro individuale ma al lavoratore, anche quando lo perde ed è alla ricerca di nuova occupazione. Lo ha detto il premier, Mario Monti, oggi a Bruxelles, illustrando a grandi linee la riforma allo European Business Summit, il convegno della Confindustria europea dedicato agli skills, le competenze e capacità professionali della forza lavoro come risorsa per far uscire l'Ue dalla crisi.

Fornero: Ora basta con le polemiche, fase superata - Evitare le polemiche ad andare avanti con una riforma del mercato del lavoro che dovrebbe incoraggiare le imprese ad investire. È quanto ha auspicato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in un forum sul sito del Corriere della Sera. Parlando dei giudizi di Confindustria sulle novità introdotte per l'articolo 18, il ministro ha sottolineato: «Alcuni giudizi non li ho compresi».
«L'aggiunta all'articolo 14, cioè il 18 modificato, con la «manifesta insussistenza» per motivi economici per la quale il o giudice può ordinare l'integrazione del lavoratore, non mi sembra sconvolga proprio niente. Anzi era già implicito che nel caso in cui il motivo economico è una scusa plateale è chiaro che il giudice può ordinare il reintegro. Questo ha determinato reazioni che hanno influenzato il giudizio dei mercati. Mi auguro che questa fase sia superata», ha detto la Fornero. Per il ministro occorre «evitare le polemiche e dimostrare al mondo che Italia è un paese in cui si può investire e si deve investire, è un paese profittevole e per convincere imprenditori italiani a non andare all'estero».

Damiano: Preservare l'equilibrio raggiunto su articolo 18 - Non bisogna far saltare «l'equilibrio» raggiunto sull'articolo 18. Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Lavoro Cesare Damiano: «Il governo si rende finalmente conto della complessità del problema che riguarda i lavoratori che possono rimanere per lunghi anni senza stipendio e senza pensione. Per tutti questi lavoratori va prevista una deroga che consenta loro di utilizzare le vecchie regole previdenziali. Per questo è molto importante che il 9 maggio sia stato convocato un tavolo di confronto con il sindacato che è lo strumento più adatto ad affrontare e risolvere questi problemi. Anche se sarebbe stato meglio tener conto di queste criticità fin dal momento della definizione della riforma delle pensioni, come richiesto fin dall'inizio dal Pd. Non saremmo in questa situazione».

Gasparri: Modifiche alla riforma o mancherà l'appoggio del Pdl - «Sulla riforma del lavoro attendiamo cambiamenti sostanziali. Il testo così com'è stato presentato, non va bene sulla parte della flessibilità in ingresso. Molte cose vanno cancellate, altre vanno corrette. Se ciò come speriamo avverrà, daremo un contributo ad una rapida approvazione del disegno di legge. Se non dovesse avvenire, lo diremo con chiarezza. Il governo non potrà contare sul nostro appoggio se insistesse su norme che distruggerebbero l'occupazione anziché crearla». Lo ha detto il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri, in una nota.

Ronchi: Bene Gasparri, il Governo dica da che parte sta - «Ha ragione Gasparri, sul lavoro non si può scherzare: non si possono votare norme che uccidono l'occupazione e lo sviluppo. È arrivato il momento di dire le cose con chiarezza, il governo dica da che parte sta». Lo afferma il segretario di FareItalia, Andrea Ronchi, commentando le parole del capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri sul ddl sul lavoro. «Per quel che ci riguarda, noi stiamo dalla parte del lavoro, dell'occupazione e delle imprese», aggiunge Ronchi.