Juncker: Senza riforme, nessun aiuto per Atene
Il Presidente dell'Eurogruppo intervistato dal settimanale tedesco «Der Spiegel»: Gli aiuti non saranno ad ogni costo. La Grecia deve sapere che non faremo marcia indietro sul tema della privatizzazione
NEW YORK - Gli aiuti alla Grecia non arriveranno a ogni costo. Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker in un'intervista al settimanale tedesco Spiegel, sottolineando che se Atene non rimetterà in ordine i propri conti un default potrebbe non essere evitato.
Non faremo marcia indietro sulle privatizzazioni - Se la Grecia non dovesse portare avanti le riforme necessarie, non dovrebbe poi «aspettarsi atti di solidarietà dagli altri Paesi», ha detto Juncker, sottolineando che «se dovessimo arrivare alla conclusione che tutto sta andando male in Grecia, non ci sarebbe un nuovo programma e questo significherebbe che a marzo ci sarebbe una dichiarazione di bancarotta».
Anche solo la possibilità che una cosa del genere possa verificarsi, dovrebbe dare ad Atene la forza per agire rapidamente sui punti su cui al momento il Paese è in stallo. In particolare, ha detto Juncker, non si può prescindere dalla privatizzazione di alcune società statali: «la Grecia deve sapere che non faremo marcia indietro sul tema della privatizzazione».
Continuano le trattative - Nel frattempo, la Grecia sta conducendo trattative parallele con i partner europei e con il Fondo Monetario Internazionale su nuovi aiuti per 130 miliardi di euro. Atene continua inoltre i negoziati su un piano da 100 miliardi di ristrutturazione del debito con i creditori del settore privato.
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