Cofferati: la Fiom non può firmare l'accordo di Mirafiori
Lo afferma l'europarlamentare ed ex segretario della Cgil: «Discussione surreale, ci sono vincoli statutari»
ROMA - La Fiom non può firmare l'accordo di Mirafiori. Lo afferma l'europarlamentare ed ex segretario della Cgil, Sergio Cofferati. A rendere impossibile la firma dell'intesa su Mirafiori da parte della Fiom, secondo Cofferati, «ancor prima del giudizio negativo espresso dagli organismi direttivi del sindacato dei meccanici sul testo conclusivo presentato dalla Fiat, sono i decisivi vincoli statutari».
Infatti, «il protocollo attuativo dello statuto della Cgil numero 4 (ripreso poi nello statuto della Fiom) non casualmente intitolato Democrazia nella solidarietà, - osserva Cofferati - vieta alle organizzazioni della Confederazione di presentare piattaforme o di firmare accordi che contengano lesioni dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sanciti dalle leggi e dai contratti».
Anche per questo una firma Fiom al testo di Mirafiori, come a quello di Pomigliano, «non è possibile, pena una gravissima lesione statutaria». «Le grandi organizzazioni devono la loro credibilità e la loro autorevolezza - conclude l'europarlamentare - anche al rigore con il quale rispettano le regole che loro stessi si sono liberamente date. Proprio per questo la discussione sulla firma dell'accordo, prima o dopo il referendum, appare semplicemente surreale».
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