29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Vertenza FIAT

Epifani: Pomigliano non è una caserma

Il leader della CGIL: «Marchionne ci ripensi. Profili di incostituzionalità su malattia e sciopero»

ROMA - «Marchionne ci ripensi, non contrapponga lavoro a diritti. Pomigliano non può diventare una fabbrica-caserma». Questo l'appello che il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, rivolge all'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, dopo il no di ieri della Fiom al piano presentato ai sindacati. Secondo Epifani, intervistato da Repubblica, anche il cosiddetto 'Piano B' «sarebbe una sconfitta».

In particolare ciò che la Cgil critica sono i profili di incostituzionalità contenuti nella proposta della Fiat in materia di malattia e sciopero. «C'è un capitolo del documento della Fiat - spiega Epifani - che apre problemi molto gravi. Riguarda la malattia e lo sciopero. Abbiamo consultato insigni giuristi e ci dicono che, senza chiarimenti e correzioni, quelle clausole appaiono illegittime o addirittura incostituzionali, Mi domando: si può sottoscrivere un accordo con questi profili di illegittimità?».

Secondo Epifani anche i metalmeccanici di Cisl e Uil avevano sollevato lo stesso tipo di perplessità «ma poi ha prevalso lo spirito di chiudere. Ma c'è il rischio di un fiorire di iniziative giudiziarie se non vengono chiariti quegli aspetti perchè le nostre preoccupazioni sono molto fondate».