Fammoni (CGIL): «Tutelare occupazione»
«I dati della Bce - rileva il dirigente sindacale - confermano la gravità del problema»
ROMA – «Basta slogan ed ottimismo di maniera, si facciano interventi concreti a tutela dell’occupazione». E’ quanto afferma il segretario confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, in merito a quanto emerso oggi dal bollettino della Banca centrale europea. «I dati della Bce - rileva il dirigente sindacale - confermano la gravità del problema occupazione e che gli effetti negativi sul lavoro proseguiranno, anche di fronte ad una eventuale inversione di tendenza della crisi economica».
In attesa di verificare «finalmente» la prossima settimana i dati Istat sulle forze di lavoro per il primo trimestre di quest’anno, Fammoni osserva che «la tendenza è chiara anche da noi: molte persone con contratto precario sono rimaste a casa nell’ultimo trimestre 2008 mentre circa 2 milioni hanno contratti in scadenza quest’anno e centinaia di migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione». Inoltre, aggiunge il segretario confederale, «la Bce afferma, fra l’altro, due cose: l’aggravamento della disoccupazione ritarderà l’attenuazione della recessione, l’occupazione a tempo determinato è più esposta alle fluttuazioni economiche. Qualcuno del governo si sente di contestare anche questa tesi che noi sosteniamo da mesi?».
«Se non è così - continua - allora basta slogan ed ottimismo di maniera, si facciano quegli interventi concreti che indichiamo da tempo: estensione della CIG ordinaria, interventi straordinari per chi non può accedere agli ammortizzatori o per chi esaurirà il periodo di disoccupazione, blocco dei licenziamenti nel pubblico impiego, intervento sui massimali degli ammortizzatori. Si daranno così - conclude Fammoni - risposte alle persone e si creeranno condizioni migliori per uscire prima dalla crisi».
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