PIL, Megale (Cgil): «Fase di stagflazione rende impraticabile patto basato su speranza crescita»
«Necessaria in autunno mobilitazione unitaria sindacato per tutelare lavoratori e pensionati»
«La verità è che siamo entrati in una fase di stagflazione (bassa crescita e alta inflazione) che conferma l’impraticabilità di qualsiasi patto basato sulla speranza della crescita». Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, commentando i dati sul Pil diffusi dall’Istat.
La crescita, osserva il dirigente sindacale, «non si spera, ma si sostiene. Vanno, dunque, sostenuti redditi e consumi, poiché, con un’inflazione ormai sopra il 4%, i consumi calano, con generi alimentari ed energia che colpiscono pesantemente le tasche dei cittadini più deboli». La crisi, prosegue Megale, «ha indubbiamente caratteri internazionali, ma noi stiamo peggio degli altri paesi Ocse, con il dato vero di un’Industria che riduce il suo valore aggiunto e fa prevedere un autunno ancora più difficile, in cui sarà necessaria la mobilitazione unitaria del sindacato per tutelare i lavoratori, i pensionati e le loro famiglie».
Il governo, conclude il segretario della Cgil, «ha sbagliato la manovra e dovrebbe avere il coraggio di un’autocritica e di un cambiamento radicale, a partire dal sostegno al potere d’acquisto di salari e pensioni, restituendo il fiscal drag (pari a 362 euro medi) o aumentando le detrazioni per lavoratori e pensionati».
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