20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Dal pane nero al pane bianco

«L'alimentazione in Italia tra fascismo, guerra e liberazione»

Nel 70esimo anniversario della Liberazione e in omaggio al tema di Expo 2015, Comune di Milano e Anpi, in collaborazione con Archivio del Lavoro, Isec e Insmli, presentano la mostra che si terrà da domani al 28 giugno 2015 presso gli spazi espositivi al pianoterra di Palazzo Moriggia in via Borgonuovo 23 a Milano.

MILANO (askanews) - Nel 70esimo anniversario della Liberazione e in omaggio al tema di Expo 2015 "Nutrire il pianeta. Energia per la vita", Comune di Milano e Anpi, in collaborazione con Archivio del Lavoro, Isec e Insmli, presentano la mostra «Dal pane nero al pane bianco. L'alimentazione in Italia tra fascismo, guerra e liberazione», che si terrà da domani al 28 giugno 2015 presso gli spazi espositivi al pianoterra di Palazzo Moriggia in via Borgonuovo 23 a Milano.

Attraverso l'intreccio di fonti diverse - immagini, fotografie, testi, documenti e oggetti d'epoca - l'esposizione, curata da Roberta Cairoli, Debora Migliucci e Anna Steiner, intende ricostruire il quadro dell'alimentazione nel periodo compreso tra il 1935 e l'immediato dopoguerra, dalla politica autarchica del regime fascista alle condizioni di vita durante il secondo conflitto mondiale, in parallelo con le vicende relative alla caduta del fascismo e alla Resistenza, soprattutto nella sua dimensione di «guerra alla guerra», fino al difficile ritorno alla normalità, con un'attenzione specifica alla realtà di Milano. Particolare rilievo è dato alle immagini di forte carattere simbolico e comunicativo al fine di restituire nel suo complesso il patrimonio valoriale della Resistenza, rafforzando il legame tra identità, memoria e storia. Una parte del materiale esposto, sia fotografico che documentale, è inedito e pertanto consente di valorizzare un patrimonio archivistico ancora inesplorato.

La mostra, composta da moduli tematici e appositamente strutturata per facilitarne il carattere itinerante, si articola in sei sezioni: «Mangiare all'italiana»: l'autarchia alimentare tra propaganda e realtà; «Saperi e sapori»: la scuola in prima linea; «Manca il pane»: il regime alimentare negli anni della guerra e dell'occupazione; «Guerra alla guerra»: Pane e Resistenza; «Il gusto della libertà»: il pane nero diventa pane bianco; «Si fa presto a dire fame». Delle prime cinque sezioni sono curatrici Roberta Cairoli e Debora Migliucci; la sesta è a cura di Anna Steiner - Studio Origoni Steiner e Uliano Lucas.

Eterogenei e di diversa provenienza son i materiali in mostra: giornali e riviste femminili d'epoca fascista, ricchi di messaggi pubblicitari, orientati a indirizzare i consumi verso i «genuini e salutari prodotti italici», e di consigli diretti alle sorridenti massaie italiane per risparmiare, evitare sprechi e preparare "gustose" ricette autarchiche; temi, dettati, poesie, copertine illustrate di libri e quaderni scolastici che rispecchiano le direttive del regime e le parole d'ordine della propaganda fascista in tema di autarchia ed economia di guerra; tabelle dei dati relativi al costo della vita e agli indici di consumo dei generi alimentari che mettono in luce il drastico calo del tenore alimentare della popolazione italiana a dispetto della propaganda; riproduzioni di tessere annonarie; documenti d'archivio relativi, per esempio, al numero delle mense collettive, dei ristoratori di guerra e delle mense aziendali presenti a Milano durante la guerra e nel dopoguerra. Numerose le fotografie - in gran parte provenienti dalla raccolta fotografica dell'Insmli - con soggetti diversi: partigiani che consumano il rancio; lunghe file davanti ai negozi in attesa delle razioni di cibo ecc.; manifesti e locandine riprodotti da artisti e intellettuali di rilievo sul tema della Resistenza, dei lager, e della Liberazione.