27 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Champions League

Juventus-Lione 2-1: non basta Ronaldo, bianconeri eliminati

Il portoghese trova il pari dal dischetto al 43' poi si inventa un sinistro all'incrocio a inizio ripresa. Ma non basta, Lione alla Final Eight. Sarri: «Usciti per il brutto primo tempo di Lione»

Cristiano Ronaldo autore di due gol nel ritorno degli ottavi di Champions League con il Lione
Cristiano Ronaldo autore di due gol nel ritorno degli ottavi di Champions League con il Lione Foto: ANSA

La corsa della Juventus in Champions League si ferma agli ottavi di finale, eliminata dal Lione nonostante la vittoria 2-1 all'Allianz Stadium nella sfida di ritorno (0-1 all'andata). Francesi in vantaggio al 12' con un cucchiaio su rigore - dubbio - di Depay, poi la rimonta firmata da Cristiano Ronaldo. Il portoghese trova il pari dal dischetto al 43' poi si inventa un sinistro all'incrocio a inizio ripresa. Ma non basta, Lione alla Final Eight.

Sarri: «Usciti per il brutto primo tempo di Lione»

«Abbiamo fatto una grande partita, mi aspettavo meno dai miei ragazzi. Purtroppo siamo andati sotto con un rigore così che poteva farci perdere la testa». Così Maurizio Sarri commenta l'eliminazione della Juventus dalla Champions League. «Abbiamo dato tutto avendo anche diverse occasioni per il 3-1 - continua - Siamo usciti per il primo tempo giocato male a Lione, con sei vittorie, un pareggio e una sconfitta in Champions siamo fuori. Stasera abbiamo fatto una buona partita, con Dybala e Douglas Costa avremmo avuti armi in più».

Con l'uscita dalla Champions il futuro di Sarri torna in bilico: «Ho detto quello che penso, dirigenti di alto livello non prendono decisioni in base a una partita. Domande di questo genere mi sembrano offensive nei confronti dei dirigenti. Fossi in loro interverrei... Credo che la dirigenza della Juventus sappia valutare le cose con un ampio raggio, a favore o contro. Io non mi aspetto niente dalla società, ho un contratto con questa società».

La Juventus ha faticato dal punto di vista fisico giocando una sfida sottotono, ma Sarri non è d'accordo: «Abbiamo messo sotto il Lione e la squadra ha risposto bene anche in questo caso. Veniamo da un momento difficile con mesi in casa, giocatori in quarantena e poi tantissime partite in poco tempo. Non era facile arrivare al top in questo punto della stagione, ma ho visto una squadra ricaricata in campo. I ragazzi hanno risposto bene e se tolgo l'amarezza per la eliminazione per la prestazione sono molto contento».

I bianconeri hanno riempito poco l'area di rigore avversaria: «Questa è una caratteristica che ci portiamo dietro da tempo, ma le occasioni le abbiamo avute. Non è un problema che riguarda solo questa sfida perché un attaccante si decentra, l'altro viene indietro e facciamo fatica». L'entrata di Dybala ha portato un nuovo infortunio dell'argentino: «Dovevamo rischiare per provare a passare il turno. Cuadrado non stava bene in campo, non avevo Douglas Costa e ho dovuto anticipare l'ingresso di Paulo. Era un rischio che dovevo prendermi».

Agnelli: «Bilancio agrodolce, delusi. Faremo valutazioni»

Andrea Agnelli è amareggiato quando commenta l'eliminazione della Juventus dalla Champions League per mano del Lione. Un match che non è decisivo per il bilancio globale della stagione ma che lascia il segno: «Il bilancio è agrodolce - dice a Sky Sport - E' stata una stagione difficilissima, abbiamo ottenuto un grande risultato con il nono scudetto consecutivo. In Champions è deludente perché se prima avevamo un sogno oggi abbiamo un obiettivo, uscire ci deve lasciare delusi. Ci prenderemo qualche giorno per valutare la stagione e fare le riflessioni per avere un'analisi completa».

Gli unici non in discussione sono sembrati Cristiano Ronaldo e la dirigenza: «Cristiano è un pilastro della Juve e c'è grande stima per il gruppo dirigente che mi tengo molto stretto». Il futuro, che è dietro l'angolo, impone imminenti valuitazioni: «Faremo le nostre valutazioni per capire come ritrovare entusiasmo per l'inizio della prossima stagione con voglia di fare e di vincere in tutti i campi - ha aggiunto - Quest'anno è stato difficilissimo. Quando uno cambia così tanto sa che va incontro a difficoltà che noi abbiamo superato vincendo il nono scudetto consecutivo e di questo dobbiamo essere orgogliosi».

Quanto alle valutazioni sull'allenatore: «La Juventus ha obiettivi da onorare, in casa e all'estero. Dobbiamo ripartire con rinnovato entusiasmo, senza, però, dare per scontato che si vinca in Italia - conclude - Il bilancio si fa con allenatore, staff, non ci si può focalizzare solo sull'obiettivo mancato. Una stagione è fatta di più obiettivi, per questo dico agrodolce».