19 marzo 2024
Aggiornato 04:30
Vigilia di Champions League

Ronaldo: «Con Allegri era grande Juve ma con Sarri siamo migliorati»

Il campione portoghese: «Non sono a fine carriera. Pallone d'oro? Mi interessa la squadra». Il tecnico bianconero: «Con il Lokomotiv sarà durissima»

Cristiano Ronaldo e Maurizio Sarri in conferenza stampa
Cristiano Ronaldo e Maurizio Sarri in conferenza stampa Foto: ANSA

TORINO - Con Sarri «abbiamo più fiducia in noi stessi. Anche l'anno scorso abbiamo fatto un lavoro eccellente, ma dovevamo migliorare, sono felice dei cambiamenti, adesso giochiamo più avanti, c'è maggior possesso palla, creiamo un sacco di occasioni». Alla vigilia di Juventus-Lokomotiv Mosca di Champions League CR7 si spreca in elogi per il tecnico bianconero: «Il nuovo sistema di gioco mi piace molto mi piace come Sarri vuole che la squadra giochi».

Ronaldo: Pallone d'oro? Mi interessa la squadra

Sul suo futuro aggiunge: «Avere 33-34 non significa automaticamente che si è fine carriera. Lo sto dimostrando: mi sento ancora in forma, lucido e più maturo». Quanto ai compagni di reparto, «Dybala e Higuain sono entrambi fantastici, come Bernardeschi e Cuadrado. Alla Juve si sono giocatori eccezionali e tutti lavorano al meglio». Infine una battuta sui suoi 700 gol: «Fanno parte del passato, ormai penso oltre, voglio segnarne altri aiutando la squadra». Archiviato il traguardo dei 700 gol, Cristiano Ronaldo si pone nuovi obiettivi collettivi: «Pallone d'Oro? I premi individuali non sono il motore principale, ma sono una bella cosa ovviamente - ha aggiunto -. Sono contento e orgoglioso ma la priorità è vincere con la Juve e con la Nazionale. I record, poi, arriveranno».

Sarri: Con il Lokomotiv sarà durissima

Con il Lokomotiv sarà dura «anche se non ha un grandissimo nome». Vigilia di Champions League per le Juventus impegnata allo Stadium nel terzo appuntamento di coppa Campioni. «E' una buona squadra, che sa fare grande densità difensiva ed è abile nel ribaltare le azioni. Per cui domani sarà dura, difficile». Sarri è fiducioso: «In percentuale stiamo concretizzando poco rispetto al gioco creato ma la cosa mi sembra poco preoccupante: con i giocatori di qualità che abbiamo, miglioreremo il rapporto tra le occasioni costruite e i gol segnati». Al suo fianco c'è Cristiano Ronaldo, «allenarlo è un motivo di orgoglio. Ha una mentalità straordinaria, oltre alle caratteristiche fisiche e tecniche. Sa porre obiettivi a tutta la squadra e individuali in continuazione Credo che appena ha segnato il 700° gol stesse già pensando a quota 800. Bello averlo attorno perché è positivo. Mentalmente ha qualcosa più di tutti».