19 marzo 2024
Aggiornato 03:30
Calcio

Milan: ora la posizione di Gattuso cambia

La sconfitta nel derby e le ultime prestazioni poco brillanti dei rossoneri gettano nel dubbio la dirigenza milanista, pronta ad interrogarsi sul futuro del tecnico

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan da novembre 2017
Gennaro Gattuso, allenatore del Milan da novembre 2017 Foto: ANSA

MILANO - Il Milan è quarto in classifica e lo è anche in maniera discretamente salda con 4 punti di vantaggio sulla quinta che è la Roma, punti che in realtà sono 5 in virtù degli scontri diretti favorevoli per i rossoneri. Eppure qualcosa attorno alla compagine milanista non va: contro Empoli, Sassuolo e Chievo erano arrivate tre vittorie che completavano un filotto di cinque di fila, ma le prestazioni della formazione di Gennaro Gattuso erano apparse tutt’altro che incoraggianti; poi ecco la brutta, bruttissima conferma nel derby contro l’Inter, perso meritatamente dagli uomini in rossonero. Ed allora ecco che, nonostante l’ottima posizione di classifica e la possibilità di accedere alla finale di Coppa Italia, il futuro di Gattuso sulla panchina del Milan sembra ancora tutto da scrivere.

Dubbi

La dirigenza milanista ha dato fiducia al tecnico e la stessa appare immutata, perché Gattuso ha dimostrato in questi primi 16 mesi da allenatore della prima squadra di saper imparare dai propri errori, di sapersi mettere in discussione e di essere una persona umile, anche fin troppo, ed è questo che il club, per ora velatamente gli contesta.

Gli approcci contro Roma ed Inter sono infatti stati assai deludenti, perché un Milan in forma andava ad affrontare due squadre in crisi e si è presentato al loro cospetto von fare troppo rinunciatario e timido, rischiando la sconfitta contro i giallorossi ed ottenendola nella stracittadina con i nerazzurri. Se i rossoneri arriveranno quinti a fine stagione non potranno che prendersela con loro stessi anche solo per queste due gare intavolate con piglio pavido, senza la capacità di dare il colpo di grazia a due rivali moribonde.

Sostituti

Leonardo e Maldini ci riflettono, sanno che Gattuso è bravo ma anche inesperto: può il Milan aspettare che il tecnico calabrese «diventi grande»? E nel caso, per quanto tempo i rossoneri possono permettersi l’attesa ritardando così i risultati che l’intero popolo milanista attende da quasi dieci anni? Logico che la dirigenza, soprattutto in caso di qualificazione alla prossima Coppa dei Campioni, si interroghi sul futuro dell’allenatore e l’idea è semplice: cambiare Gattuso solo nel caso di un miglioramento della situazione, ovvero solo nel caso in cui venga individuato (e convinto) un tecnico migliore dell’attuale.

La risposta ha un solo nome e cognome, Antonio Conte; l’allenatore pugliese, al momento libero da vincoli contrattuali, sarebbe la sola ipotesi valida che scalzerebbe dalla panchina rossonera Gattuso, altrimenti tutto rimarrà invariato. Niente Sarri, niente De Zerbi o Di Francesco, il Milan vuole certezze: o nell’immediato con Conte o aspettando la definitiva crescita di un Gattuso saldo ma non troppo.