28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Calcio

Buffon: «Avrei voluto giocare con Ronaldo. Nazionale? Non c'è bisogno di me»

Il portiere: «Sarebbe complicata una finale di Champions contro la Juve: vorrei esultare liberamente». Ronaldo: «Non vivo per i record»

Cristiano Ronaldo e Gianluigi Buffon
Cristiano Ronaldo e Gianluigi Buffon Foto: ANSA

PARIGI - Gianluigi Buffon torna a parlare dell'addio alla Juventus al Corriere della Sera: «Ho giocato con tanti campioni e per misurarmi avrei voluto giocare anche con Cristiano Ronaldo. Ma i bianconeri non sentiranno mai la mia mancanza: è una società che programma tutto così bene che difficilmente sbaglia i momenti delle scelte». Su un'eventuale finale di Champions League da ex: «Sarebbe complicato: vorrei avere la libertà di esultare pazzamente in caso di vittoria».

Nazionale? Non c'è bisogno di me

A chi gli imputa che sia andato in Francia per soldi risponde: «L'invidia è umana ma non mi faccio condizionare dagli altri, il denaro è importante ma non sono venale. Quando il Paris Saint Germain mi ha chiamato è stato un grande orgoglio e qui mi hanno accolto tutti benissimo, sia in spogliatoio che in città". Buffon nega che la scelta Psg fosse legata alla Champions: «Non sono venuto qui per vincerla, perché altrimenti non avrei capito niente. Ma spero di portare qualcosa in più e ho l'ambizione di migliorare quello che è stato fatto fin qui». Infine, su un possibile ritorno in Nazionale: «Ho parlato con Mancini, non c'è bisogno di me. Sono contento che Chiellini abbia ereditato la fascia di capitano sia in azzurro che alla Juve perché è un uomo e un giocatore che si merita tutta questo».

Ronaldo: «Non vivo per i record»

«Non vivo pensando di battere i record. La cosa più importante è aiutare la squadra a vincere, il resto viene da sè». Cristiano Ronaldo lo dice in un'intervista al quotidiano sportivo portoghese 'Record' in cui spiega di non avere il chiodo fosso dei record personali: «Ciò che conta è riuscire a migliorare e non è semplice, perché il livello tecnico, tattico e fisico delle squadre oggi si è alzato e vincere è diventato più complicato», spiega CR7. Poi, parlando delle accuse che lo hanno coinvolto lo scorso autunno le definisce «disgustose. Sono comunque tranquillo perché ho la coscienza pulita e presto presto tutto sarà chiarito».

Ritorno in nazionale

Il portoghese annuncia poi il suo ritorno in nazionale, con cui ha vinto l'Europeo nel 2016: «Nel 2019 ho intenzione di tornare a disposizione», dice prima di chiudere parlando dello Sporting Lisbona, il club con cui ha dato il via alla sua strabiliante carriera: «Sono felice che Nani sia tornato a giocare nella casa in cui siamo cresciuti come giocatori e uomini». Anche CR7 ci tornerà un giorno? «Nel calcio, non si sa mai...» chiude con un sorriso il n.7 bianconero.