Donnarumma-Milan: silenzio con diverse interpretazioni
Dopo mesi di voci ed indiscrezioni, le luci sul futuro del portiere rossonero sembrano improvvisamente essersi spente. Perchè?
MILANO - Non è stata una stagione semplice per Gianluigi Donnarumma quella da poco conclusa: il rinnovo col Milan, sudato, infarcito di polemiche ed arrivato dopo liti e discordie fra la società e Mino Raiola, procuratore del portiere campano, poi un'annata calcistica con alti e bassi, dal miracolo su Milik al 93' di Milan-Napoli (la più bella parata del campionato), alle papere clamorose nella finale di Coppa Italia contro la Juventus. Il tutto infarcito dalle solite polemiche e voci circa il futuro di un Donnarumma che, nonostante i 4 anni di contratto firmati coi rossoneri, in molti vorrebbero lontano da Milano. Del resto, anche Raiola ha sempre spinto per una cessione dell'estremo difensore milanista, salvo poi riappacificarsi con il Milan, smettendo di rilasciare interviste e dichiarazioni contro la società rossonera.
Silenzio
Da lì su Gianluigi Donnarumma è calato il silenzio, eccezion fatta per l'esame di maturità che il calciatore sta svolgendo, ma senza più soffermarsi su una partenza che sembrava ormai scontata. Che sia semplicemente una sorta di quiete prima della tempesta? Oppure non c'è nessun club europeo con la volontà di spendere quei 60 milioni di euro richiesti dal Milan per sedersi al tavolo delle trattative, per cui il telefono di Marco Fassone non squilla più? O molto più semplicemente, Donnarumma e la società rossonera hanno deciso di comune accordo di non separarsi, qualunque cosa accada? Anche l'arrivo di Pepe Reina (ritenuto in pratica l'antipasto della cessione di Donnarumma) è per il momento visto con meno sospetto, in molti fra giornali e televisioni parlano di normale e pacifica convivenza fra un portiere esperto e navigato ed uno più giovane ma talentuoso. Insomma, ad oggi la vita di Gianluigi Donnarumma sembra poter proseguire più tranquilla, come tanti altri calciatori, in attesa, chissà, che prima o poi si riapra un altro capitolo di una vicenda che ha forse smesso di affascinare il mondo del calcio.