Non ce n'è per nessuno: Marquez è sempre Capitan America
Nonostante la penalità in griglia, Marc domina ancora Austin e vince per il sesto anno di fila. Sul podio anche Vinales e Iannone, Dovizioso in testa al Mondiale
AUSTIN – Nemmeno la penalizzazione in griglia di partenza è riuscita a fermare Marc Marquez. Troppa la sua superiorità sulla pista di Austin: scattato dalla quarta casella, il Cabroncito è andato a riprendere i primi già in mezzo giro, e da lì in poi non ce n'è stato più per nessuno. Il suo vantaggio in termini di passo gara è stato tale da consentirgli non soltanto di allungare in fretta su tutto il gruppo degli avversari, ma addirittura di amministrare il margine nelle fasi finali, andando così a cogliere in scioltezza la sua sesta vittoria in sei edizioni del Gran Premio delle Americhe.
La lotta per gli altri gradini
Alle sue spalle si piazza Maverick Vinales, che è riuscito ad avere la meglio nella battaglia diretta con Andrea Iannone: il terzo posto del Maniaco rappresenta comunque un risultato più che lusinghiero per la Suzuki, che non saliva sul podio dai tempi in cui a guidarla era appunto Top Gun. Resta invece fuori dal podio, in quarta posizione, Valentino Rossi. Buono il quinto posto di Andrea Dovizioso, migliore delle Ducati, grazie ad un sorpasso negli ultimi giri su Johann Zarco (sesto al traguardo): grazie ai punticini raccolti su una pista non particolarmente favorevole alla sua moto, Desmodovi riesce così comunque a riportarsi in testa al campionato, con un punto di vantaggio su Marquez. Da applausi la tenacia di Dani Pedrosa, che riesce a portare al traguardo in settima piazza la sua Honda nonostante il polso fratturato e operato una sola settimana fa.
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