20 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Calcio | Nazionale

Gattuso: «Ho pensato di aver perso un calciatore»

Nel post-partita di Lazio-Milan la disamina dell’allenatore rossonero ha fatto molto rumore. Nell’occhio del ciclone, dopo l’ennesima occasione sprecata, è finito il croato Nikola Kalinic.

Gattuso festeggia con i suoi ragazzi, sullo sfondo un cupo Kalinic
Gattuso festeggia con i suoi ragazzi, sullo sfondo un cupo Kalinic Foto: ANSA

MILANO - Oggi forse il nome di Nikola Kalinic è l’ultimo che i tifosi del Milan vorrebbero sentirsi fare. Troppo grave e del tutto incomprensibile - visto che era entrato da poco e non è possibile neppure giustificarlo con la stanchezza - il gol divorato al minuto 118 della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, che probabilmente avrebbe potuto risparmiare a tutto l’universo rossonero il copioso uso di Coramina per sostenere lo shock emozionale dei calci di rigore. 
Il centravanti croato peraltro figura in buonissima compagnia visto che prima di lui, in un vibrante secondo tempo giocato dal Milan, prima Davide Calabria, poi Hakan Calhanoglu, avevano avuto rispettivamente sul destro e sul sinistro le occasioni più ghiotte per mettere fine alla sofferenza dell’Olimpico.

Tutto è bene…
Tutto è bene ciò che finisce bene, direbbe il saggio, ed in effetti all’indomani di una delle serate emotivamente più toccanti per tutto il popolo milanista, il sentimento predominante è quello della gioia incontrollata, frutto dell’ennesima impresa del Milan.
La questione Kalinic però inizia a farsi pressante. Dopo uno scorcio di partita giocato con raziocinio ed intelligenza calcistica domenica contro la Roma, ecco la retrocessione a panchinaro di lusso anche contro la Lazio, quando tutti lo pronosticavano titolare, e soprattutto l’ennesima prestazione insufficiente dell’ex viola.

«A lui ci tengo»
A destare preoccupazione anche le considerazioni di Gennaro Gattuso nel post partita di ieri, quando ai microfoni di Rai Sport ha commentato la toppa epocale di Kalinic allo scadere dei tempi supplementari: «Ho capito subito che avrei dovuto lavorare sulla testa del giocatore. Si può sbagliare e chi ha giocato a calcio lo sa, ma io per colpa di quell’errore ad un certo punto ho pensato di aver perso un calciatore. Per fortuna siamo passati. Nikola comunque va capito, ha un problema fisico ma ha stretto i denti e si è messo a disposizione. Ha grande tecnica, peccato che non riesca a trovare la via del gol. Ciò non toglie che sia un campione, io a lui ci tengo».