25 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Calcio

Milan: Gattuso scopre il combattente Calabria e risolve il problema dei terzini

Il successo di Roma non ha solamente avvicinato i rossoneri all'Europa che conta, ma ha anche permesso al tecnico di trovare un insospettabile baluardo

Davide Calabria, terzino del Milan classe 1996
Davide Calabria, terzino del Milan classe 1996 Foto: ANSA

MILANO - Tornare da Roma con 3 punti non accadeva dall'ottobre del 2011 al Milan ed il successo dell'Olimpico aggiunge anche un tassello storico ai rossoneri, oltre ad avvicinarli lentamente ma progressivamente alla zona quarto posto, impensabile fino a qualche settimana fa, non impossibile ora, seppure i punti che separano la squadra di Gattuso dall'Inter siano ancora 7 ma con un derby da giocare proprio domenica prossima e che, in caso di andamento positivo, porterebbe clamorosamente la compagine milanista in piena lotta per la qualificazione alla prossima Coppa dei Campioni. Contro la Roma si è visto un Milan pressochè perfetto: attento e guardingo nel primo tempo, micidiale nella ripresa quando i giallorossi si sono scoperti e le ripartenze della formazione milanese sono state devastanti. Milan che si è dimostrato in ottima condizione fisica, con una difesa impenetrabile ed un centrocampo incapace di perdere un solo pallone, con Biglia a fare il direttore d'orchestra e Kessie e Bonaventura ad arare il terreno di gioco.

Riscoperta

E poi i due grandi protagonisti dei gol, i talenti cresciuti in casa, Patrick Cutrone (capocannoniere della squadra con 14 reti totali fra campionato e coppe) e Davide Calabria, autore del raddoppio e di una prestazione maiuscola come forse mai aveva mostrato in passato. Il terzino rossonero, in passato impacciato e timido, all'Olimpico sembrava un treno, di quelli che non fanno fermate: attentissimo in fase difensiva, trascinante in attacco, puntuale e freddo nell'azione che ha portato al definitivo 2-0 il Milan, con Calabria bravo a dettare il passaggio all'altro redivivo Kalinic e a beffare il bravo Alisson con un pallonetto degno dei migliori centravanti del mondo. E chi l'avrebbe detto? Da Olimpico a Olimpico, da Roma a Roma, il paragone fra il Calabria visto in Lazio-Milan dello scorso settembre (pasticcione, scarico mentalmente e fisicamente) e quello dirompente ammirato in Roma-Milan fa pensare quanto l'impronta di Gattuso stia cambiando pelle alla squadra, sia nell'organizzazione che nei singoli, ma quanto anche alcuni calciatori hanno innestato la marcia giusta per migliorare lo scadente rendimento del passato. Calabria, espulsione di Udine a parte, è andato sempre in crescendo, scalzando il più esperto Abate dal ruolo di terzino destro, dimostrandosi affidabile ed ora anche lucido e consistente nella metà campo avversaria, trovando pure la sua prima rete della carriera e tranquillizzando Gattuso e i tifosi: Andrea Conti può recuperare con tutta calma dal suo infortunio, il Milan, in attesa di rivederlo in campo, si gode il nuovo Calabria, un ragazzo rinato e rinvigorito, perfetto emblema della resurrezione milanista del 2018.