Proposta shock Mercedes: così vogliono cambiare le regole tecniche
Le Frecce d'argento lanciano l'idea di reintrodurre le sospensioni attive, proibite nell'ormai lontano 1993. Ma i loro grandi rivali della Ferrari sono invece contrari
ROMA – Un passo avanti dal punto di vista della tecnologia, e uno indietro da quello della storia. La Mercedes propone una soluzione shock per cambiare i regolamenti tecnici della Formula 1: reintrodurre le sospensioni attive, proibite nell'ormai lontano 1993 dopo aver fatto la fortuna della Williams, allora sotto la direzione tecnica di Adrian Newey. Oggi il guru degli ingegneri lavora per la Red Bull, e proprio il team dei Bibitari è stato colpito dall'ultimo giro di vite della Federazione internazionale dell'automobile in tema di sospensioni: non potrà infatti più utilizzare gli ingegnosi trucchetti che sfruttava fino alla scorsa stagione per variare l'altezza da terra della monoposto in curva.
Top team contro
La decisione del direttore di gara Charlie Whiting è stata motivata proprio sulla base di quella sentenza degli anni '90, che bandiva dal Mondiale i sistemi in grado di alzare ed abbassare il telaio in modo intelligente. Una ragione sufficiente per riportare prepotentemente d'attualità questo tema, del quale infatti si è tornato a discutere nelle ultime riunioni del gruppo tecnico di lavoro della F1, che riunisce i responsabili delle varie scuderie per decidere i futuri sviluppi delle regole. I team, sul punto, si sono divisi: da un lato c'è chi spinge per un ritorno a sospensioni più semplici, dotati di sole molle e ammortizzatori; dall'altro chi vorrebbe invece reintrodurre, appunto, un sistema attivo basato sull'elettronica. E sui due fronti opposti si sono schierati anche i due rivali per il campionato del mondo: la Mercedes sarebbe infatti favorevole al ritorno delle sospensioni attive, la Ferrari drasticamente contraria.
Il parere del tecnico
Scrive il settimanale specializzato tedesco Auto Motor und Sport, partendo dall'imbeccata di un anonimo ingegnere: «Le sospensioni attive sarebbero più economiche, perché basterebbe sviluppare una volta il sistema e poi congelarlo. Questo permetterebbe di risparmiare un milione di euro all'anno, e allo stesso tempo di eliminare tutte le zone grigie: per la Fia, infatti, sarebbe più semplice da controllare. Ma non solo: agevolerebbe anche i sorpassi, perché un sistema del genere potrebbe essere programmato in modo da minimizzare l'impatto delle turbolenze di cui soffrono le vetture che si ritrovano in scia». Chi avrà ragione?
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