24 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Calcio | Nazionale

Dall’Inghilterra: novità sul rifinanziamento del debito

Secondo il Financial Times, il club rossonero non ha più del 50% di possibilità di ottenere il maxi-prestito da Highbridge. Il problema è sempre Yonghong Li.

Yonghong Li e Marco Fassone
Yonghong Li e Marco Fassone Foto: ANSA

MILANO - Inutile girarci attorno, adesso come adesso il problema più impellente ai piani alti di via Aldo Rossi e sistemare definitivamente la questione del rifinanziamento del debito con l’hedge fund Elliott a cui il Milan deve restituire entro ottobre 2018 oltre 300 milioni di euro. Come è ben noto, Marco Fassone ha intrapreso un percorso per ottenere un maxi prestito da un altro fondo di investimento, Highbridge: cifre più alte ma anche tempi più lunghi (si parla di un accordo quadriennale) in modo da consentire alla nuova proprietà cinese del Milan di affrontare la questione economica con minore assillo e maggior libertà di manovra.
Sull’argomento si è espresso oggi il Financial Times che ha dedicato un approfondimento alla delicata questione rossonera. 

Fifty-fifty
Secondo il prestigioso quotidiano economico britannico, il club rossonero avrebbe a momento non oltre il 50% di possibilità di vedersi accettata da Highbridge la proposta di rifinanziamento del debito contratto in aprile con Elliott. Le ragioni, stando a quanto certifica il Financial Times, risiederebbero nell’annosa problematica legata alla mancanza di informazioni concrete sulla situazione patrimoniale del proprietario del Milan  Yonghong Li.
Nè più nè meno che gli stessi dubbi manifestati dal Financial Body dell’Uefa che proprio per questa ragione ha rigettato la richiesta di Fassone di aderire al voluntary agreement rispedendo il club di via Aldo Rossi al più complesso istituto del settlement, con sanzioni al momento ancora da definire.

I dubbi di Highbridge
La notizia riportata dal Financial Times si rifa ad una fonte «vicina agli sforzi di rifinanziamento». Il debito di 303 milioni di euro contratto dal Milan con Elliott la scorsa primavera, 180 milioni di euro al club più 123 personali concessi a Yonghong Li è ancora in sospeso. Dal Fondo internazionale Highbridge, interpellato da Fassone per rifinanziare il debito, ci sarebbero ancora dei tentennamenti a conferma che la strada per il nuovo Milan cinese è sempre più in salita.