27 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Calcio | Nazionale

Milan: altro che top player, l'errore di Fassone e Mirabelli è stato un altro

Si continua a discutere sui reali o presunti problemi della squadra dopo l’ennesimo passo falso in Europa League. Molti tifosi rossoneri imputano ad un mercato sbagliato il momento negativo del Milan, ma la verità è un altra: lo sbaglio più grande della dirigenza è stato confermare Montella.

Marco Fassone, ad del Milan cinese
Marco Fassone, ad del Milan cinese Foto: ANSA

MILANO - E c’è ancora chi ha il coraggio di parlare di campagna acquisti sbagliata per la mancanza di un top player in attacco da 25 gol a stagione. Una teoria tanto astrusa quanto insensata che rischia di far scivolare nel ridicolo i portatori di tale polemica. Ma davvero con una situazione di gioco come quella messa in mostra dal deprimente Milan targato Montella un centravanti di spessore diverso avrebbe fatto la differenza?
C’è realmente qualcuno disposto a scommettere che ad Atene, con Aubameyang o magari Belotti al posto di Andrè Silva, la musica sarebbe stata diversa?

Nemmeno CR7
Eppure i dati offerti dai rossoneri dopo questa ennesima figuraccia in eurovisione sono tanto chiari quanto sconfortanti. Basti pensare che per tutto il primo tempo il Milan non ha giocato una - dico una sola - palla nell’area avversaria. Con un’organizzazione di gioco tanto approssimativa, con una varietà di schemi offensivi riconducibili all’ormai celebre «palla a Suso e speriamo che succeda qualcosa», facciamocene tutti una ragione, nemmeno Cristiano Ronaldo, che di Andrè Silva è amico e compagno di reparto nella nazionale portoghese, avrebbe potuto fare qualcosa. 

La sfogo dei tifosi
E allora, tifosi milanisti insoddisfatti, anzichè criticare nel mucchio, sparando cartucce a caso nella speranza di azzeccare il bersaglio, provate a focalizzare l’attenzione sui veri limiti attuali della squadra. Qui non si tratta di Kalinic o Andrè Silva, o del singolo giocatore che rende poco. Tutti, ma proprio tutti, i calciatori della rosa del Milan stanno disputando una stagione ben al di sotto dei loro standard abituali. Questo vorrà dire qualcosa, o no? Oppure vogliamo credere che a Milanello si respirino miasmi mefitici che hanno avuto il potere di rendere irrimediabilmente scarsi una ventina abbondante di calciatori giovani e promettenti?

Il grande errore
La verità ormai innegabile è che al Milan manca una guida tecnica in grado di dare alla squadra delle indicazioni sia tecniche che tattiche. Quando i rossoneri scendono in campo regna l’anarchia, o meglio l’arte dell’improvvisazione. Non esiste uno schema, una manovra, un’idea di gioco. Tutto campato in aria nella speranza di un’illuminazione che alla fine non arriva. Invece di accusare Fassone e Mirabelli per aver sbagliato il mercato, forse è il caso di prendersela con loro per aver caricato di troppe responsabilità un allenatore con le spalle troppo leggere per sopportare un tale peso. Forse era il caso di dare un netto taglio con il passato, non solo l livello di rosa, ma anche di guida tecnica. Oggi forse parleremmo di un altro Milan.