19 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Calcio | Nazionale

Milan: Montella non cambia: «Giocheremo come sempre»

Alla vigilia del delicatissimo match di campionato in trasferta contro il Chievo, l’allenatore rossonero continua a fare professione di fede incrollabile: «Sono ottimista perchè vedo che stiamo crescendo, la svolta è vicina». E intanto dal punto di vista tattico non si cambia, ancora 3-4-2-1.

Tutta la rabbia di Vincenzo Montella
Tutta la rabbia di Vincenzo Montella Foto: ANSA

MILANO - Chi in Casa Milan si aspettava da Vincenzo Montella un ravvedimento, una sana autocritica, un’ammissione di colpevolezza e di conseguenza un passo indietro, ancora una volta rimarrà deluso. Nessuna variazione sul tema in vista del doppio impegno che i rossoneri sosterranno mercoledì sera Verona contro il Chievo e sabato pomeriggio, nel big match dell’undicesima giornata di campionato, contro i campioni d’Italia della Juventus: «Giocheremo come sempre, con il 3-4-2-1».

Speranza vana
La speranza che Montella avesse tratto opportune e preziose indicazioni dal mezzo passo falso di domenica contro il Genoa, quando, complice l’espulsione di capitan Bonucci, il Milan aveva trovato una sua dimensione ed anche un certo equilibrio tornando forzatamente alla difesa a 4, è evaporata come un ghiacciolo nel deserto. L’ostinato Montella non cambia, tira dritto per la sua strada, pur consapevole che in caso di ulteriori battute d’arresto per lui non ci sarebbero soluzioni alternative all’esonero.

Carriera a rischio 
«Mi rischio la carriera», aveva tuonato domenica pomeriggio ai microfoni di Sky prendendosela con arbitri, Var e ipotetici torti arbitrali che sarebbero la causa - a suo dire - dell’indecoroso inizio stagione del suo Milan. Alla vigilia di Chievo-Milan, Montella prova a raddrizzare il tiro, ma fino ad un certo punto: «La mia era una considerazione sulle cose che si possono migliorare. Ho sempre rispettato decisioni ed errori degli arbitri. Ma sarò visionario, prima dell'espulsione Rosi ha fatto la stessa cosa su Borini, solo che non è stato preso in volto. Se siamo in un mondo televisivo e la settimana precedente si dà un rigore del genere al 90’ e poi dopo sette giorni un intervento simile su Bonaventura viene valutato diversamente ci può stare il disappunto. Se questi due episodi fossero stati giudicati in maniera diversa io avrei tre punti in più».

Svolta vicina
Probabilmente non ha tutti i torti Montella su alcune decisioni arbitrali, ma insistere sull’argomento vuol dire dimenticare colpevolmente la preoccupante serie di errori commessi da lui in primis e poi da tutti i suoi ragazzi che di fatto stanno compromettendo la vitale rincorsa del Milan ad un posto Champions per la prossima stagione. 
«Sono convinto che la squadra abbia qualità e lo stia dimostrando - insiste Montella nella conferenza stampa di presentazione della trasferta veronese -, magari non nei risultati. Sono successe tante cose nelle ultime settimane, pali, VAR, interpretazioni diverse, ma adesso la squadra c'è. Ha bisogno di vincere, con veemenza, anche con quella rabbia necessaria in questi momenti. Quando questo succederà, cambierà il nostro trend, la nostra convinzione. Sono convinto che siamo ad un passo dalla svolta».

L’ottimismo
La cosa che fa maggiormente onore a mister Montella è la fiducia incrollabile che l’accompagna in questo momento di oggeriva difficoltà: «Mi sento un allenatore migliore rispetto a qualche mese fa, ora le situazioni difficile riesco a gestirle. Certo, va dimostrato, ma io sono ottimista perché vedo che le cose sono sotto controllo. Per questo non mi disturba leggere di altri allenatori. Mi sento motivato e avverto che la squadra è lì per esplodere. Bisogna riprenderci quello che abbiamo lasciato per strada, subito, a partire da domani».
È l’augurio che si fanno tutti i tifosi milanista, ma la speranza sta iniziando a venire meno.