Valentino Rossi e Lorenzo, venerdì no per gli ex compagni (e rivali)
Il Dottore continua a non trovarsi a proprio agio su una delle sue piste preferite con l'ultimo modello della sua Yamaha, come accadde già durante i test invernali. Jorge, invece, punta il dito contro la nuova carena della Ducati, che pure ha utilizzato con soddisfazione fin dal rientro dalla pausa estiva

PHILLIP ISLAND – Ancora un dodicesimo posto. Proprio su una delle sue piste, una di quelle in cui ha vinto di più, Valentino Rossi quest'anno sembra colpito da una sorta di maledizione. Dodicesimo si era piazzato quest'inverno, nel «peggiore test con la M1», come lo aveva definito ieri con il senno di poi. E dodicesimo si è piazzato oggi, nella prima giornata di prove libere del Gran Premio d'Australia, virtualmente fuori dalla fase finale delle qualifiche. Almeno stavolta c'è una buona spiegazione per questo venerdì complicato, che ha a che fare con la scelta della mescola di gomme: «Alla fine purtroppo non sono riuscito a entrare nei primi dieci, che sarebbe stato importante perché non si sa mai che cosa potrebbe accadere domani a Phillip Island con il meteo – racconta il Dottore – Non ho un ottimo bilanciamento, non sono così rapido nelle curve veloci, non ho feeling con l'anteriore, perciò dobbiamo migliorare su questi punti. Ma allo stesso tempo abbiamo lavorato molto sulla moto e abbiamo raccolto delle indicazioni importanti, le sensazioni non sono male. Quando ho montato la gomma morbida sul finale avrei voluto fare un'altra prova, ma non mi trovavo a mio agio e non sono riuscito a migliorare come sapevo di poter fare, perché mi sono concentrato a provare la mescola media. Sembra che la morbida abbia un potenziale migliore e possa essere un'opzione anche per la gara. Non è una situazione fantastica ma penso di poter far meglio, perciò spero che domani ci siano buone condizioni per continuare a lavorare».
Vinales per terra
Seppur più veloce del suo compagno di squadra, anche l'altro pilota della Yamaha Maverick Vinales ha avuto la sua dose di problemi, venendo disarcionato dalla sua moto in piena velocità alla Hayshed, al giro di boa del turno pomeridiano: «Ho iniziato a spingere troppo presto – ammette Top Gun – perché avevo visto davanti a me Lorenzo e Rins e volevo seguirli per cercare di fare un buon giro. È stata una brutta caduta ma per fortuna sto bene». Il suo risultato finale, comunque, è un buon quinto posto: «Sul passo gara abbiamo un buon livello, riusciamo a tenere a lungo l'1:29 medio e questo sarà importante. Ma nell'ultimo settore non avevo lo stesso feeling che ho nei primi, e dopo la caduta non volevo spingere di più. Ma comunque ho fatto dei giri costanti e sono abbastanza contento. La moto deve ancora migliorare un po' in trazione nel quarto intertempo, e devo ritrovare un certo feeling con l'anteriore, ma sono abbastanza contento di come funzionava oggi».
Por Fuera in crisi
Tra i delusi di giornata va annoverato a pieno titolo anche Jorge Lorenzo, undicesimo e staccatissimo dall'altro ducatista Andrea Dovizioso, che invece ha chiuso sul podio. Lo spagnolo ha incontrato difficoltà sia all'anteriore che al posteriore, tanto da mettere in dubbio persino la nuova aerodinamica che sta utilizzando fin dal rientro dalla pausa estiva, a Brno: «Se avremo tempo e le condizioni resteranno asciutte, probabilmente proverò la carena normale – spiega Por Fuera – I problemi principali sono due: l'aderenza al posteriore e anche il contatto con l'anteriore, che mi manca in tutte le curve. Faccio molta difficoltà a trovare il bilanciamento: ho cercato di abbassare la moto per trovare più stabilità, ma così facendo non gira, quindi sarà complicato trovare il compromesso domani. Abbiamo delle idee, ma non so ancora se su questa pista la nuova carena sia più positiva o negativa. Non credo che risolva così tanto i problemi, perciò faccio più fatica che nelle ultime cinque o sei piste. Con questo pacchetto forse Dovizioso si trova bene ma io non riuscivo ad andare molto più forte di così. Il fatto è che qui non c'è così tanta accelerazione, quindi l'impennata non è un grosso problema: probabilmente lo è di più il vento, che rende la moto imprevedibile in alcuni punti del circuito».