28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Calcio | Nazionale

Milan, Fassone: «Champions oppure si vende un big»

A pochi giorni dalla stracittadina contro l’Inter, l’amministratore delegato dell’Inter, intervistato dal Guerin Sportivo, parla dei rivali di domenica prossima ma soprattutto dei programmi e delle ambizioni del club rossonero. Con un messaggio forte e chiaro alla squadra: «Senza Champions qualcuno dovrà andar via».

L 'ad rossonero Marco Fassone
L 'ad rossonero Marco Fassone Foto: ANSA

MILANO - Sarà anche l’amministratore delegato del Milan, ma nella settimana del derby una battutina sui dirimpettai di Naviglio ci può anche stare, soprattutto se a pronunciarla è Marco Fassone che nel club nerazzurro ha lavorato e nemmeno troppo tempo fa: «L’Inter è l’Inter, una società che ha sempre avuto bisogno di un uomo forte in panchina, da Mancini a Mourinho. Ha un’anima naif, come una bella donna un po’ disorganizzata, come l’ha definita Moratti. Ora ha trovato un uomo forte come Spalletti e sta andando bene».

Obiettivo Champions
Ma è del Milan che il popolo rossonero vuole sentir parlare. Delle ambizioni, dei programmi, delle prospettive del club di via Aldo Rossi. Dei desideri di una società appena nata ma già pronta a mettere sul piatto oltre 200 milioni per una faraonica campagna acquisti. Intervistato dal Guerin Sportivo l’ad del Milan ha parlato un po’ di tutto, anticipando anche uno scenario che ha gettato un velo di inquietudine tra i tifosi: «Non arrivare tra le prime quattro non sarebbe un dramma perché alla Uefa ho presentato anche dei piani che non prevedono la qualificazione alla Champions, ma avere 40 milioni di euro di fatturato in più sarebbe positivo e ci consentirebbe di non dover pensare alla cessione di un giocatore».

Ancora 2-3 innesti
E il futuro cosa potrebbe riservare al Milan? «Al momento Juventus e Napoli sono più forti delle altre e la nostra corsa per entrare nelle prime quattro la dobbiamo fare su Roma, Inter e Lazio. Quando si inizia un nuovo progetto sono consapevole che ci vuole tempo e non si vince al primo anno, ma cercheremo di dar fastidio a tanti. Vogliamo che i nostri giocatori mettano in campo tutte le energie e il sudore possibili, che diano insomma sempre il massimo per rispettare i tifosi e la storia di questo grande club. Il prossimo anno, poi, inseriremo altri 2-3 elementi nei ruoli che l’allenatore e Mirabelli riterranno più opportuni».