20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Calcio | Nazionale

Banca Ifis: «Ecco il perchè delle fideiussioni al Milan»

Chiarito finalmente il mistero relativo alle famose fideiussioni concesse dalla Banca Ifis al Milan per garantire gli acquisti di Biglia e Bonucci. A spiegare cosa è accaduto è l’ad Bossi: «Normale amministrazione, l’unico problema è stato per il dirigente che le ha firmate che è di chiara fede interista».

Il neo capitano del Milan leonardo Bonucci
Il neo capitano del Milan leonardo Bonucci Foto: ANSA

MILANO - A cavallo tra luglio e agosto si è fatto un gran parlare delle famose fideiussoni non depositate e che avrebbero potuto mettere a rischio il doppio acquisto da parte del Milan di Lucas Biglia e Leonardo Bonucci. Poi tutto rientrò grazie all’intervento della Banca Ifis che oggi, a distanza di circa un mese, svela il perchè di quella mossa: «Difficile spiegare il perchè noi abbiamo rilasciato al club rossonero le famose fideiussioni e altre banche no - le parole dell’amministratore delegato di Banca Ifis, Giovanni Bossi, a margine della quarantatreesima edizione del Workshop Ambrosetti di Cernobbio-. In una operazione di questo tipo è centrale prendere rischi in maniera consapevole e noi lo abbiamo fatto. Abbiamo guardato tutta l’operazione e abbiamo deciso che ci stava perfettamente»

Normale amministrazione
«Per noi si è trattato di normale amministrazione - ha spiegato ancora Bossi a it.businessinsider.com -. Abbiamo chiuso in tempi stretti, visto che in questi casi la rapidità premia. Non è stata una cifra enorme e in ogni caso noi da quasi venti anni lavoriamo con le squadre di calcio di serie A e B. È un filone di cui ci siamo sempre occupati: ogni anni finanziamo e/o garantiamo fino a sei club e non per 500 mila euro ma per importi ben maggiori. Sappiamo fare le nostre valutazioni e lo abbiamo fatto anche nel caso di Bonucci e Biglia. Il nostro costo del rischio di credito è tra i più bassi del sistema mentre la qualità del credito è tra le più alte. Se è stata una passeggiata? A parte il fatto che il dirigente che le ha firmate è un interista direi decisamente di si».