MILANO - Il matrimonio fra Andrea Belotti e il Milan pare veramente destinato a realizzarsi. Neanche una clausola da 100 milioni di euro è riuscita a frapporsi tra le due parti, troppo innamorate l’una dell’altra per perdersi. Sfumato Morata (ufficializzato dal Chelsea), lontanissimo Aubameyang (per il quale c’è stato anche un incidente diplomatico fra Milan e Borussia Dortmund) e poco stuzzicante Kalinic (rientrato mestamente nel ritiro della Fiorentina a Moena), i rossoneri hanno spinto sull’acceleratore per Belotti, convincendo il calciatore e trovando con lui un accordo totale; ora per il Milan c’è da abbattere le ultime resistenze di Urbano Cairo, presidente del Torino, a cui nelle prossime ore Belotti chiederà ufficialmente di lasciarlo andare a Milano, scelta a cui il patron torinista non vuole opporsi, ma solamente ad una condizione, ovvero che Marco Fassone alzi l’iniziale proposta di 40 milioni più i cartellini di Niang e Paletta. Cairo chiede 60 milioni più i due calciatori, ma è decisamente probabile che di fronte ad un’offerta di 50 possa cedere per poi gettarsi all’assalto di Giovanni Simeone del Genoa, erede designato di Belotti. Un’operazione lunga e complicata, ma ora il Milan e Andrea Belotti sono davvero vicinissimi ad un sì che renderebbe la compagine di Vincenzo Montella un autentico squadrone ai nastri di partenza del prossimo campionato.
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