Le Ducati si sgonfiano in gara: colpa delle gomme
La scelta della mescola morbida non si rivela azzeccata: così, il calo di prestazioni dello pneumatico posteriore nel finale fa crollare in classifica tutte le Desmosedici GP17. Andrea Dovizioso chiude ottavo (e perde la testa del Mondiale), Jorge Lorenzo undicesimo e Danilo Petrucci dodicesimo
CHEMNITZ – L'attesa era grande, visti i risultati nelle prove, ma è rimasta delusa. I due piloti della Ducati, Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, hanno terminato il GP di Germania rispettivamente all’ottavo e all’undicesimo posto. Il pilota italiano, che scattava dalla quarta fila con il decimo tempo ottenuto ieri in qualifica, ha compiuto una bella rimonta fino a risalire in quarta posizione nel corso del diciottesimo giro ma nelle tornate successive ha iniziato a soffrire il calo di prestazioni della gomma posteriore morbida che aveva scelto, ed ha chiuso la sua gara all’ottavo posto. «Peccato davvero per la mia posizione finale – si rammarica Desmodovi – Abbiamo deciso di scegliere la gomma posteriore morbida per la gara ma non avevamo molti dati perché non avevamo girato tanto sull’asciutto, e questo purtroppo non ha pagato. Verso la fine della gara ho fatto molta fatica perché il calo della gomma è stato molto improvviso e importante, ma questo è un campionato molto particolare e non è sempre facile gestire al meglio le situazioni. Alla fine il weekend del Sachsenring è stato abbastanza complicato ma anche interessante in prospettiva, perché siamo riusciti a capire qualcosa in più, sia sulla moto che sulle gomme. In gara mi sono sentito bene e sono davvero contento del feeling che ho avuto con la mia moto, per cui credo che potremo fare molto bene le prossime gare». In classifica generale Dovizioso è scivolato così dalla prima alla terza posizione, sei punti dietro a Marquez e un punto dietro a Viñales, con un vantaggio di quattro lunghezze su Rossi.
Lorenzo dura pochi giri
Jorge Lorenzo ha invece terminato il GP tedesco all’undicesimo posto. Il pilota spagnolo, che partiva dalla seconda fila con il sesto tempo, è scattato molto bene al via ed è transitato sul traguardo del primo giro in terza posizione, ma nelle tornate successive ha progressivamente perso terreno scendendo fino all’undicesimo posto a metà gara ed ha poi mantenuto questa posizione fino alla fine del GP. «Non posso essere soddisfatto del risultato di oggi, né della posizione finale né del distacco dal vincitore, però dopo il warm up, che era andato davvero male, ero molto preoccupato per la gara – ammette Por Fuera – Invece sono riuscito a fare quattro-cinque giri con un buon ritmo all’inizio e, fino a quando non è calata la gomma posteriore sul lato sinistro, ho guidato con un passo accettabile. Verso la fine ho dovuto però abbassare il mio ritmo perché nelle accelerazioni la moto pattinava molto e non sono più riuscito a lottare per la nona posizione. Sia ad Assen che qui in Germania c’erano due o tre curve dove perdevo davvero troppo rispetto ai piloti di testa e spero che non avremo più gli stessi problemi nelle prossime piste. Sapevamo che queste due gare sarebbero state piuttosto complicate per noi però, almeno qui al Sachsenring, abbiamo capito alcune cose che ci saranno utili nei prossimi circuiti, più favorevoli per me».
Petrucci, occasione persa
Il GP di Germania non regala soddisfazioni neanche a Danilo Petrucci, che non riesce a sfruttare la partenza in prima fila, anche lui per colpa dei problemi con la gomma posteriore. Petrux parte bene e riesce a stare nel gruppo di testa, ma le vibrazioni dal posteriore non gli consentono di guidare al meglio. Tra il nono ed il decimo giro il pilota di Terni cerca di difendersi dall’attacco di Valentino Rossi e Andrea Dovizioso ma il problema con la ruota posteriore lo limita. Il passo gara non è buono, Danilo lotta per stare nella top 10, poi preferisce portare a casa qualche punto (12° posizione) per la sua classifica piuttosto che rischiare troppo in condizioni non performanti. «Mi dispiace molto per come sono andate le cose oggi – dichiara il portacolori del team Pramac – Se devo essere sincero ho avuto sensazioni strane già dal giro di ricognizione. Durante la gara ho fatto fatica a tenere la moto perché ogni curva a sinistra sentivo di essere al limite. Mi hanno superato sul rettilineo, cosa che non mi succede mai ma la ruota posteriore non mi ha permesso di potermi esprimere. Mi dispiace per il team che ha fatto un grande lavoro. Sono davvero amareggiato».