La Mercedes mette in discussione Hamilton. E sogna di sostituirlo con Vettel
Dopo il quarto posto in Russia e i tredici punti di distacco dal ferrarista, nel team tedesco si apre il caso Lewis: «Dobbiamo capire cosa sia successo», dichiara Wolff. Mentre il suo compagno Valtteri Bottas si sta già guadagnando il rinnovo
ROMA – Cosa è successo a Lewis Hamilton in Russia? A chiederselo non sono soltanto i tifosi e gli osservatori, ma anche la stessa Mercedes: «Lewis è un pilota straordinario, ma non è stato al suo consueto livello questo weekend. Stiamo ancora indagando il motivo – ammette il team principal Toto Wolff ai microfoni del canale televisivo austriaco Orf – Semplicemente, non era contento della macchina, e su una pista del genere servono ottime sensazioni con la vettura. Bisogna capire che, pur essendo un grande pilota, persino lui può avere delle giornate no». Solo una gara storta, prova a minimizzare il suo boss. Come ne ha vissute tante, troppe, fin dall'anno passato. Il problema è che, se nel 2016 Hamilton poteva permettersi di andare in crisi visto che il suo unico avversario era il suo compagno di squadra Nico Rosberg, stavolta tutti i punti che lascia per strada sono regalati a Sebastian Vettel, che infatti ne ha già ben tredici di vantaggio. Un quarto posto a trentasei secondi di distacco dalla macchina gemella di Valtteri Bottas, dunque, rischia di trasformarsi in una battuta d'arresto pesante: «Avete visto che siamo stati estremamente competitivi con le gomme ultrasoft a inizio gara, sulla macchina di Valtteri, ma non altrettanto con le supersoft in seguito – prosegue Wolff – Perché non abbiano funzionato altrettanto bene sulla vettura di Lewis dobbiamo scoprirlo, non voglio fare speculazioni. La mia opinione è che lui sappia come si guida qui, ci ha vinto due volte, perciò vanta un palmares eccellente a Sochi. Dunque, credo che ci sia stato qualcosa nella combinazione tra auto, gomme e pilota che non ha funzionato, e dobbiamo capire di cosa si tratti».
Tentazione Seb
Dopo il Gran Premio di Russia, insomma, in casa Mercedes si apre un vero e proprio caso Hamilton. E proprio nel momento peggiore, quando sul piano tecnico sembra essersi definitivamente compiuto il fatidico sorpasso da parte dei rivali: «Per me la Ferrari è la macchina migliore del gruppo – sostiene il team principal della Red Bull, Christian Horner, alla rivista specializzata Speed Week – Se fossi in Toto mi preoccuperei, perché Seb commette meno errori di Lewis nel corso della stagione, e forse è addirittura mentalmente più forte di lui». Tanto che, secondo voci di mercato che hanno ripreso vigore proprio dopo il flop di Sochi, le Frecce d'argento starebbero pensando ad un clamoroso scambio con Sebastian Vettel, considerato (per via delle sue prestazioni, ancor più che del suo passaporto tedesco) il sostituto ideale a lungo termine del prepensionato Rosberg. «Non ha senso: perché dovrebbe lasciare la Ferrari ora che vince una gara dopo l'altra? Sarebbe folle», ribatte il presidente Niki Lauda a Orf. «Al momento ha la macchina più veloce e, in questi casi, non si cambia», gli fa eco Wolff a Sky Italia. Il presunto interesse dei campioni del mondo, però, quello non è stato smentito.
E Bottas gode
Così come non è stata smentita la soddisfazione che la squadra ha provato per la prima vittoria di Bottas, capace di dimostrare una grinta e una maturità inaspettate. Era stato ingaggiato solo per fare il numero 2, invece dopo quattro Gran Premi ha soli dieci punti di ritardo dal suo caposquadra in classifica iridata: niente male! «La prima vittoria, nella vita di un pilota, è sempre la più difficile, lo so per esperienza – prosegue Lauda – Tutte quelle che arrivano dopo sono più facili. E lui ha dimostrato di saper vincere, e di essere un ottimo sostituto per Nico, devo dire. Una pole position e una vittoria in quattro gare non sono una brutta prestazione, secondo noi. Può puntare al titolo? Chissà...». Di certo, può già puntare ad un rinnovo di quel contratto che per ora lo lega alla Stella a tre punte solo per questa stagione: «Mettere in discussione la sua posizione nel team dopo poche gare sarebbe sciocco – conclude Wolff, che fino all'anno scorso era anche il suo manager personale, alla rivista Auto Bild – Dovevamo dargli un po' di tempo, perché nelle categorie inferiori ha ottenuto risultati eccellenti e alla Williams ha sempre battuto i suoi compagni di squadra. Ora è diventato compagno di Lewis Hamilton e ha ottenuto una pole e una vittoria: questo dimostra che la nostra decisione di ingaggiarlo è stata giusta. È molto presto per parlare di rinnovo, ma lui mi piace molto e sta andando forte». A quanto sembra, addirittura più forte di Hamilton...
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