28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Tra i due nemici giurati è già scontro psicologico

Valentino Rossi: «Marquez uomo da battere». Marc: «Non è vero, ho problemi»

Il Dottore va già forte a Phillip Island, ma ammette la superiorità del suo rivale «sul passo gara». Il campione del mondo si schermisce: «I tempi arrivano, ma con il nuovo motore non sono ancora a mio agio». Chi dice la verità?

Marc Marquez in azione sulla sua Honda nei test di Phillip Island
Marc Marquez in azione sulla sua Honda nei test di Phillip Island Foto: Michelin

PHILLIP ISLAND – Marc Marquez contro Valentino Rossi, Valentino Rossi contro Marc Marquez. Dopo l'antipasto di Sepang, i test pre-campionato della MotoGP si spostano su una pista vera, quella di Phillip Island. E la classifica al termine della prima giornata ci dà già un assaggio di quello che sarà, con ogni probabilità, il leit motiv anche di questa stagione: l'ennesimo round di uno scontro ormai epocale tra i due campioni. Il Dottore, al termine di una giornata passata a lavorare sul nuovo telaio e sulla famigerata carena con le doppie pance («Mi piace, ma non abbiamo ancora deciso al 100%, domani la riproveremo», si limita a constatare), ha montato le gomme nuove e proprio al penultimo giro ha stampato un tempo di 1:29.683, addirittura più veloce del suo miglior crono stabilito nel Gran Premio dell'ottobre scorso. Per essere un animale da gara, uno che nelle prove raramente sfodera il meglio di sé, niente male: «Sono contento, perché stamattina non siamo partiti bene, soffrivamo un po' troppo – ammette il fenomeno di Tavullia, che in effetti in mattinata ha rischiato di perdere l'anteriore alla curva 2 – Non avevo buone sensazioni con la moto, ogni volta in cui cercavo di spingere. Ma nel pomeriggio siamo migliorati, sono stato più competitivo e alla fine ho fatto un buon giro». Eppure Marc Marquez resta lì davanti. E a preoccupare il nove volte iridato, più che i due decimi scarsi rimediati sulla lista dei tempi, è «il suo passo gara, che ne fa l'uomo da battere al momento – ammette Rossi – È sempre molto costante, lavora molto in ottica corsa, con la gomma usata, e su quel fronte sono superiori. Riesce sempre a girare più forte di tutti. Se si analizza i tempi, nonostante Vinales sia stato il più veloce sia a Valencia che a Sepang, noi dobbiamo ancora lavorare sotto quell'aspetto. Sicuramente la Honda ha cercato di nascondersi per cercare di sorprendere tutti in Qatar, ma io sapevo già che era lui il più forte».

Ma Marc non è tranquillo
A sentire le parole di Vale, sembrerebbe che nel box di Marquez abbiano già messo lo champagne in frigo. Eppure non è proprio così: colpa del famigerato nuovo motore big bang (a scoppi irregolari), che ha sostituito il vecchio screamer (a scoppi regolari), rivelandosi più potente, ma anche più difficile da addomesticare. «Ci serve molto tempo per riadattare tutta l'elettronica – ammette Magic Marc – Stamattina ne abbiamo perso molto, e nei weekend di gara dovremo fare attenzione, perché non è detto che avremo tutte queste ore a disposizione. Al momento tutto è nuovo e ci manca ancora qualcosa: sento che l'elettronica e il motore vanno per conto loro, non lavorano insieme. Lo stesso problema che abbiamo avuto in Malesia, dove per giunta era più evidente rispetto a qui il nostro punto debole: l'accelerazione. I tecnici devono risolverlo, ma non è facilissimo da comprendere, perché per tanti anni abbiamo usato lo stesso tipo di motore e io l'ho sempre guidato in un modo». Dunque i compiti a casa non riguardano solo gli ingegneri: «Il mio stile di guida resterà lo stesso, perché è difficile da cambiare, ma devo capire come guidare questa moto – prosegue il campione del mondo – Il rombo del motore è differente, quindi a volte sembra di andare piano anche quando non è così. La cosa strana è che i tempi arrivano, ma io sento che possiamo ancora migliorare, quantomeno per sentirmi più a mio agio. So che devo essere paziente, perché quando ci sono delle novità serve tempo, per questo al momento mi limito a girare e a raccogliere informazioni. L'importante sarà arrivare al 100% per la gara in Qatar». Dunque, chi sta dicendo la verità? Valentino Rossi che sostiene che Marc Marquez è già candidato al Mondiale? Oppure Marc Marquez, che giura di avere ancora tanti, troppi grattacapi per la testa? Chi sta facendo pretattica e chi vuole solo spaventare gli avversari? Sono ancora tante le incognite che pesano su questo campionato, che proprio per questo si preannuncia interessante e combattuto. E la certezza è una sola: la sfida tra i due nemici giurati è già cominciata. Prima ancora che in pista, sul campo sul quale sono davvero imbattibili: quello psicologico.