5 ottobre 2024
Aggiornato 12:00
Mercato piloti delle Frecce d'argento alla stretta finale

Toto Wolff: «Tre candidati al sedile di Nico Rosberg». Ecco chi sono

Fernando Alonso, Valtteri Bottas e Pascal Wehrlein. Sono rimasti tre nomi nella lista dei potenziali sostituti del prepensionato campione del mondo. E la scelta della Mercedes rischia di ricadere sul giovane tedesco, per mancanza di alternative

Il team principal Toto Wolff
Il team principal Toto Wolff Foto: Mercedes

ROMA«Nella nostra lista sono rimasti solo tre nomi». Parola del team principal della Mercedes, Toto Wolff. A forza di andare per esclusione, il cerchio si sta lentamente richiudendo attorno al pilota prescelto come sostituto di Rosberg. «Se Nico ci avesse informato prima, ora sarebbe tutto più facile – ammette il boss al quotidiano svizzero Blick – Ma forse dovremo prendere una decisione coraggiosa». I tre nomi in questione Wolff non li fa, ma ci pensa l'esperto corrispondente della stessa testata, Roger Benoit, ad identificarli: si tratta di Fernando Alonso, Valtteri Bottas e Pascal Wehrlein.

Il sogno Alonso
Cominciamo dal primo, a cui è stata dedicata gran parte dell'attenzione della stampa in questi ultimi giorni. L'idea di rivedere il due volte campione del mondo alla guida di una monoposto finalmente competitiva per il titolo, infatti, stuzzica molti osservatori. Ma sono tanti gli ostacoli che rischiano di impedire la realizzazione di questa affascinante ipotesi. Il primo è il precedente datato 2007, quando Nando corse per la McLaren motorizzata Mercedes: fu l'anno della spy story con la Ferrari, una vicenda che la casa di Stoccarda da allora si è legata al dito. Il secondo risale allo stesso anno, ed è la ruggine che si sviluppò tra Alonso e Lewis Hamilton quando furono compagni di squadra: non certo il viatico ideale per una nuova convivenza. Il terzo è il contratto che lo lega alla McLaren-Honda anche per la prossima stagione: «Possibile che quando si libera un volante si pensi sempre a Fernando?ha tuonato ieri Flavio Briatore alla Gazzetta dello sportC’è un contratto e lo rispettiamo». «Forse ha una clausola che lo svincolerebbe in caso di chiamata dalla Mercedes – ipotizza l'ex pilota, oggi opinionista di punta della tv tedesca, Marc Surer alla rivista austriaca Speed Week – Ma se i suoi manager oggi dicono chiaramente che non lascerà la McLaren, probabilmente andrà così». E il presidente della Mercedes Niki Lauda chiude la questione al quotidiano Blick: «Non infrangeremo alcun contratto».

La certezza Bottas
Il secondo, Valtteri Bottas, ha il grande vantaggio di avere come manager personale proprio lo stesso Toto Wolff, ma anche lui è già sotto contratto per il 2017, con la Williams. Certo, trovare un accordo con il team fondato da Sir Frank, che utilizza proprio i motori Mercedes, sarebbe più facile, magari in cambio di uno sconto sulla fornitura. Ma il problema rimane: «Non vogliamo disturbare nessun'altra squadra», taglia corto Wolff.

Il ripiego Wehrlein
La terza strada sembra dunque la più percorribile: promuovere il giovane del vivaio Pascal Wehrlein. E dire che, dopo averlo visto all'opera fianco a fianco con Esteban Ocon alla Manor, la Mercedes aveva preferito proprio il francese, subito piazzato alla Force India: «Il nostro piano era quello di inviare Pascal alla Sauber per uno-due anni, in modo che potesse crescere ancora – ha rivelato Wolff – Sarà un team molto migliore quest'anno rispetto al 2016». Il principale limite del tedesco rimane la sua inesperienza: «È importante che il nostro secondo pilota possa aiutare la squadra nello sviluppo della vettura. Questo era il grande punto di forza di Rosberg», prosegue il team principal. Anche lo stesso Hamilton ha pubblicamente dichiarato la necessità di scegliere un compagno esperto, salvo poi in segreto dare indicazioni opposte: «Lewis ha messo esplicitamente il veto all'arrivo di qualsiasi top driver», ha dichiarato un'anonima fonte interna alle Frecce d'argento al quotidiano spagnolo Marca. Insomma, sembra proprio che la Mercedes finirà per ripiegare su Wehrlein per una stagione di transizione, più che altro per mancanza di alternative: «Per il 2018 la situazione sarà più semplice, ci sono ancora tanti buoni piloti senza contratto», chiosa Toto Wolff. Basta saper aspettare.