29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Graduatoria iridata invariata dopo la gara al Red Bull Ring

Valentino Rossi e Jorge Lorenzo recuperano punti a Marc Marquez

Nel giorno della Ducati, i due piloti della Yamaha pensano alle otto e alle due lunghezze rosicchiate al leader della classifica mondiale, giunto al traguardo del Gran Premio d'Austria alle sue spalle: «Un risultato importante»

Jorge Lorenzo e Valentino Rossi in gara al Red Bull Ring
Jorge Lorenzo e Valentino Rossi in gara al Red Bull Ring Foto: Michelin

ZELTWEG – Non cambia (quasi) niente. I tre piloti in lotta per il titolo giungono al traguardo del Gran Premio d'Austria uno in fila all'altro: Jorge Lorenzo terzo, Valentino Rossi quarto, Marc Marquez quinto. Nessuno smottamento, dunque, in classifica mondiale, dove i due della Yamaha si limitano a recuperare rispettivamente otto e due punti al leader: poca roba. Non può certo bastare al Dottore, che dopo aver conquistato ieri la seconda piazzola sulla griglia di partenza sognava un bottino decisamente più cospicuo. «Salire sul podio sarebbe stato bello e importante, ci ho provato – confessa il campione di Tavullia – Alla fine la gara è stata bella, il distacco dalle due Ducati non era immenso. Sono stato veloce e anche vicino a Lorenzo, ma peccato che non sono riuscito ad attaccarlo». L'imperativo ora è mettersi dietro le spalle il prima possibile questa gara, visto che già domenica si torna a correre: «Dobbiamo prendere questi 13 punti, in una pista non fantastica per la Yamaha, e cercare di essere più competitivi a Brno, la prossima settimana. In gara dopo un buon avvio abbiamo fatto un po' più di fatica con le gomme, ma il nostro passo gara era molto simile a quello delle Ducati, con cui credo che dovremo fare i conti pure in Repubblica Ceca, un altro circuito veloce e con molti rettilinei. Io mi sentivo veloce e forte in frenata, ma il rammarico è di non riuscire ad avere il guizzo giusto per lottare per un sorpasso. Sarebbe stato bello».

Jorge Lorenzo, podio scaccia-crisi
Ben più soddisfatto, invece, è il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, e non solo perché ha assistito al primo trionfo di quella Ducati che guiderà dal prossimo anno. Il ritorno sul podio dopo tre gare consecutive da dimenticare, infatti, per Por Fuera ha il sapore del tanto agognato riscatto: «Per un pilota che ha vinto tante gare come me, di solito il terzo posto è una delusione – spiega il maiorchino – Ma stavolta vale quasi come una vittoria. Le Ducati erano su un altro pianeta e arrivare a soli due secondi da loro, per giunta con la gomma posteriore che si muoveva molto sul finale, è un gran risultato. Non eravamo così lontani come avevamo previsto e questa è stata una bella sorpresa, su una pista migliore per loro». Insomma, la crisi è definitivamente dietro le spalle e Jorge Lorenzo può ricominciare a guardarsi avanti, verso la corsa al Mondiale: «È stato solo un periodo nero, con pochi punti e tante brutte sensazioni – conclude – Stavolta ho recuperato qualche punto a Marc, il che è importante. Tutto può succedere: lo abbiamo visto ieri, quando è caduto e si è quasi infortunato seriamente. Devo restare concentrato e ci vorrà anche un po' di fortuna».

Marc Marquez ragioniere
Pur essendo arrivato dietro ai suoi diretti rivali, insomma, il più sollevato è sicuramente Marc Marquez, che scampa il pericolo di un Gran Premio sfavorevole e continua ad accumulare punti preziosi come fa fin dall'inizio di questa stagione: «Visto com'era andata ieri, sono contento della gara di oggi: se mi avessero offerto la quinta posizione prima del via, avrei firmato – conferma Magic Marc – La spalla non mi ha mai fatto male in nessun momento della gara, quindi non cerco scuse. Sono partito aggressivamente, perché questo era l'unico modo di cercare di stare con i primi, ma dopo un paio di errori ho perso la loro scia e recuperare era impossibile. Sapevo che le Ducati e le Yamaha sarebbero state più veloci, quindi il quinto posto era il miglior risultato possibile e dopotutto ho perso solo cinque punti da Lorenzo. Con queste difficoltà, era chiaro che dovessi pensare solo alla lotta per il campionato».