18 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Di nuovo alta tensione nel box Mercedes

È ancora polemica sul furbetto Nico Rosberg: «Molto pericoloso»

Quando ha incontrato le bandiere gialle, nel suo ultimo e decisivo giro di qualifica, il leader del Mondiale ha rallentato davvero? Il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, tra gli altri, sostiene di no. E promette battaglia

Il podio delle qualifiche in Ungheria: Rosberg, Hamilton e Ricciardo
Il podio delle qualifiche in Ungheria: Rosberg, Hamilton e Ricciardo Foto: Mercedes

BUDAPEST – Dopo la penalità nell'ultimo Gran Premio di Silverstone per le comunicazioni radio illegali, anche stavolta Nico Rosberg finisce nel mirino dei commissari. Stavolta, il pilota tedesco è accusato di avere fatto il furbetto nel suo ultimo giro di qualifica: non rallentando abbastanza nonostante fossero esposte le bandiere gialle per il testacoda di Fernando Alonso, tanto da andarsi a prendere la pole position proprio in quel tentativo decisivo. Ne è convinto il team principal rivale della Red Bull Christian Horner: «Ha rallentato? Facendo segnare quel tempo? – ha sorriso beffardamente – Beh, decideranno i commissari...». E alla direzione gara si appella anche il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, che proprio per aver alzato il piede pochi istanti prima di lui si è visto sfuggire la partenza al palo: «Serve chiarezza – tuona il campione del mondo in carica – Noi piloti dobbiamo capire come va interpretata la regola della bandiera gialla. Io non ho avuto dubbi: dovevo rallentare perché c'era la macchina di Fernando ferma in pista. Poi lui è ripartito, ma quando è arrivato Nico c'erano ancora bandiere gialle. In quella curva ha perso solo un decimo: se questo è consentito, nonostante le bandiere, allora in futuro ci regoleremo tutti diversamente. E potrebbe essere molto pericoloso».

Difesa d'ufficio
Quanto al diretto interessato, la polemica non sembra toccarlo troppo: «Sì, c'erano le bandiere gialle, ma io ho alzato molto il piede e ho perso molto tempo – sostiene – Tanto che in quel settore sono andato più piano del giro precedente. Sono sicuro che non avrò problemi». E la Mercedes? Come al solito è presa dall'imbarazzo di una querelle che coinvolge entrambi i suoi piloti. E sceglie di togliersene difendendo Nico, ma con diplomazia: «Sì, ha rallentato, ha perso un po' di tempo – taglia corto il team principal Toto Wolff – Poi alla fine le bandiere gialle sono state anche tolte. Secondo i nostri dati è tutto ok».

Al contrattacco
Sarà. Fatto sta che questa delusione, non troppo meritata stando alle prestazioni messe in luce fino a quel momento, non fa che aumentare la fame di rivincita di Lewis Hamilton nei confronti del suo compagno. In palio c'è la leadership del Mondiale, che ormai dista un solo punto: «C'è ancora una lunga gara davanti a noi domani, quindi darò il massimo possibile – afferma l'anglo-caraibico – Spero che sarà asciutta, ma anche se dovesse piovere non mi dispiacerebbe troppo: in quelle condizioni vado forte. Vedremo. Per i tifosi spero solo che sia divertente». Ci penserà lui a farli divertire?