25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Calcio - Serie A

La promessa di Niang ai tifosi del Milan

L’attaccante francese, dopo la proficua parentesi al Genoa, è diventato un punto fermo nel Milan di Mihajlovic. E ora punta a conquistare un posto nella nazionale francese, emulando il suo amico Pogba. Ma il suo amore per il Milan non è in discussione: «Voglio restare in rossonero per altri 10 anni».

MILANO - Ci ha messo poco M’baye Niang a guadagnarsi l’appellativo di uomo di fiducia di Sinisa Mihajlovic. Sono bastate poche prestazioni ricche di impegno e di vitalità per garantire al giovane francese un posto fisso tra gli undici titolari del Milan. E così, dopo un primo approccio da attaccante esterno a sinistra e un paio di partite giocate da centravanti puro accanto a Carlos Bacca, contro il Verona Niang farà il suo esordio a destra sulla linea dei centrocampisti. 

Un centravanti che fa il jolly
Il problema che potrebbe manifestarsi presto è che con tutti questi continui cambi di ruolo l’attaccante rossonero venga attanagliato da comprensibili crisi d’identità, alle quali però per il momento M’Baye non vuole neppure pensare: «In realtà a me piace giocare da centravanti, al massimo da seconda punta. Potendo scegliere vorrei sempre avere altri due attaccanti al mio fianco, ma è l’allenatore a decidere. Dico grazie a Gasperini perché a Genova ho giocato con continuità. Io sono molto giovane e ho bisogno di giocare. E poi in rossoblu sono stato bene sotto tutti i punti di vista».

«Voglio il Milan per altri 10 anni»
Il Genoa però è il passato e Niang ne è perfettamente consapevole. Il suo presente e soprattutto un luminoso futuro è al Milan, società che lo rilevato nemmeno diciottenne dal Caen e lo ha valorizzato rendendolo una pedina insostituibile dello scacchiere tattico di Mihajlovic. È questa la ragione per cui oggi il francese non ha dubbi e dichiara eterno amore al club di via Aldo Rossi: «Se dipendesse da me non avrei problemi, io mi vedo ancora e sempre in questa squadra. Anche per altri 10 anni. Non ho mai avuto dubbi, volevo tornare al Milan perchè mi sento parte integrante di questo gruppo e di questa società.  A gennaio avevo accettato di andare al Genoa con la formula del prestito secco per dimostrare di essere uno da Milan. Volevo tornare e sono felice di essere qui adesso».

L’esempio di Pogba
E dopo aver conquistato la fiducia del suo allenatore al Milan e una maglia da titolare, impossibile non pensare anche alla Nazionale: «Voglio avere come riferimento Pogba, noi due ci conosciamo da tanto tempo e abbiamo giocato spesso insieme nelle Nazionali giovanili francesi. Paul è più avanti di me, ha iniziato prima. Io sono più offensivo, ma so anche conquistarmi i palloni lontano dall’area di rigore avversaria. Mi piacerebbe arrivare ai suoi livelli. Ora intanto voglio diventare un attaccante migliore migliore e meritare un posto nella Francia».