E in qualifica, la Ducati mise... le ali
Spunta un altro paio di alette sulla Desmosedici GP15, che a Motegi si trova particolarmente a suo agio: Dovizioso si qualifica quarto e Iannone quinto, ma potevano anche fare meglio. Domani lotteranno per il podio con le due Honda
MOTEGI – Giusto in tempo per l'ultima sessione di prove libere e per le qualifiche del Gran Premio del Giappone, sulla Ducati è spuntato un altro paio di ali. Oltre a quelle laterali montate fin dalla gara inaugurale in Qatar, ed allargate al Sachsenring, la Desmosedici GP15 ha ora altre due alette all'anteriore, simili a quelle introdotte dalla Yamaha a Misano. L'obiettivo è semplice: ridurre la tendenza all'impennata tipica della rossa, ma anche migliorare il comportamento in frenata. «Sembrano grandi, ma il loro effetto non lo è – commenta Andrea Dovizioso – Però non provocano danni collaterali, nemmeno in curva, quindi significa che sono utili e continueremo ad utilizzarle».
Qualifiche buone, ma inferiori alle attese
Che sia stato merito delle ali o meno, fatto sta che la Ducati si è messa a volare nel vero senso della parola sulla pista di Motegi, portando a casa il quarto e quinto posto con lo stesso Desmodovi e con Andrea Iannone. «E avremmo potuto fare di più, anche un terzo posto – lamenta il pilota di Forlì, riferendosi alle gomme supermorbide concesse dal regolamento e particolarmente performanti sul giro secco – Comunque abbiamo lavorato bene per tutto il weekend e abbiamo un buon passo gara. Non sufficiente a stare con Lorenzo, che è piuttosto lontano, ma comunque siamo di nuovo veloci e nel gruppo dei big. Però per capire meglio quanto siamo competitivi dovremo aspettare la gara di domani». Si aspettava qualcosa di meglio anche il suo compagno di squadra Iannone, che specialmente nelle simulazioni di corsa era emerso come uno dei piloti da battere, come dimostra il secondo posto nelle libere del mattino: «Mi spiace che le qualifiche siano andate così: non sono stato particolarmente efficiente oggi nei miei due giri – confessa il centauro di Vasto – Invece sono contento di come sta andando il weekend in generale: abbiamo lavorato bene, siamo migliorati in ogni sessione, il mio passo gara non è niente male e in vista di domani sono ottimista».
Anche la Honda punta al podio
Non è un caso, insomma, se addirittura Valentino Rossi ha citato esplicitamente Iannone tra gli avversari più pericolosi da cui guardarsi le spalle. Insieme, ovviamente, alle Honda: Marc Marquez, nonostante il dito fratturato, si è qualificato addirittura terzo, per quanto a quattro decimi dalle due Yamaha. «Sia ieri che stamattina abbiamo fatto molta fatica a trovare il giusto assetto – spiega il campione del mondo in carica – Nel pomeriggio abbiamo fatto un passo avanti e mi sono avvicinato molto, specialmente a Valentino. Ma non basta: sul passo gara sono ancora dietro alle due Yamaha, senza contare le Ducati e Dani Pedrosa che, come ha detto Valentino, sono molto forti. Lotteremo tutti per il terzo posto».