20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Riprende la corsa al titolo MotoGP

Per Rossi e Lorenzo arriva una Yamaha nuova di zecca

Un telaio rinnovato per migliorare l'ingresso in curva: la casa dei diapason lo ha provato negli ultimi test privati ad Aragon e lo farà debuttare questo weekend al Gran Premio d'Olanda affidandolo ai suoi due piloti titolari

ASSEN – Una nuova arma per combattere al meglio la loro guerra fratricida. Nelle prove libere di oggi, che aprono il Gran Premio d'Olanda di MotoGP, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo porteranno in pista un nuovissimo telaio Yamaha. Lo chassis è stato sviluppato proprio per migliorare l'ingresso in curva della moto giapponese ed è stato svezzato con ottimi risultati in un recente test privato sul circuito spagnolo di Aragon. Nel weekend di gara sul tracciato di Assen sarà messo a disposizione di entrambi i piloti della casa dei diapason, attualmente contrapposti dalla corsa al titolo mondiale, che li vede divisi da un solo punto. «Abbiamo provato il nuovo telaio ad Aragon – spiega Valentino Rossi – Il piano era di testarlo anche a Barcellona, per avere un confronto diretto con i dati raccolti durante la gara della domenica precedente. Purtroppo il meteo in Catalogna lunedì era pessimo, perciò abbiamo potuto provare solo ad Aragon. Comunque ci ha dato ottime sensazioni e oggi durante le prove dovremo capire se è effettivamente migliore oppure no».

Retromarcia Honda
Se la Yamaha guarda al futuro, la Honda torna invece al passato. Per risolvere l'instabilità del posteriore della sua Rcv, che lo ha tormentato fin dall'inizio della stagione 2015, Marc Marquez ha infatti azzardato il tutto per tutto negli ultimi test a Barcellona, riprendendo in mano il telaio con cui vinse il titolo l'anno scorso (su cui ovviamente ha montato motore, scarichi e forcellone in configurazione 2015). Un esperimento che sembra avere dato i suoi frutti, nonostante la già citata incognita della pioggia, tanto da convincere il campione spagnolo a ripeterlo anche questo fine settimana: «È andata bene e lo userò anche qui – ha ammesso – La sensazione è stata più o meno quella del 2014: avevo più margine di errore e meno rischi. Con il telaio 2015 siamo velocissimi sul giro secco, ma durante la gara è difficile essere costanti e basta un piccolo errore per cadere. Penso che ci stiamo avvicinando alla soluzione, ma non abbiamo la bacchetta magica. Dobbiamo continuare così perché ad ogni gara mi trovo meglio: al Mugello e al Montmelò abbiamo costruito le fondamenta, ma dobbiamo ancora lavorare perché i piloti Yamaha sono forti. Non solo grazie alla loro moto, ma alla loro fiducia e alla loro velocità. Sappiamo che saranno difficili da battere anche qui, ma cercheremo di stargli con il fiato sul collo». Anche se ormai, con 69 punti di ritardo da Valentino Rossi in classifica generale, per Marc Marquez potrebbe essere già troppo tardi.