19 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Grandi manovre a Maranello

Ferrari, continua il giallo del ds. E spuntano sospetti di ammanchi

Ormai è ufficiale: Massimo Rivola è stato licenziato e sostituito da Antonello Coletta. Ma i motivi dell'allontanamento del direttore sportivo restano avvolti nel mistero. La stampa tedesca parla di anomalie nei conti

MARANELLO – Il nuovo direttore sportivo della Ferrari è stato già nominato, e in tempo record: si tratta di Antonello Coletta, che già ricoprì lo stesso ruolo in Forti Corse, Peugeot e Alfa Romeo, prima di approdare in Ferrari, dove fino ad oggi ha seguito soprattutto le corse Gran Turismo. Diego Ioverno, che ha ricoperto il ruolo ad interim nel Gran Premio di Spagna, tornerà invece nella sua consueta posizione di capomeccanico. E Massimo Rivola, ovvero colui che la poltrona di direttore sportivo l'ha occupata fino all'altroieri? La sua figura continua invece ad essere avvolta dal giallo. Quel che è certo, per ora, è che stavolta i commenti del team principal Maurizio Arrivabene abbiano deviato dalla sua tradizionale sincerità. Difficile, infatti, credere alla sua versione minimizzante: «Aveva bisogno di una settimana di pausa e gliel'abbiamo concessa», aveva risposto alla Gazzetta dello Sport. E nemmeno l'ufficio stampa Ferrari si era degnato di gettare ulteriore luce sulla vicenda: «Rivola non è presente in Spagna per ragioni personali e rispettiamo la sua privacy». Fine della questione.

I conti non tornano
E invece no, perché che ci sia qualcosa che non va con questo licenziamento lo dicono innanzitutto le circostanze. La scelta dei tempi, proprio nell'immediata vigilia di una gara chiave della stagione, la prima in Europa, a Barcellona. E la singolare coincidenza con l'allontanamento di altri due membri della squadra, benché meno conosciuti: un responsabile della logistica e un cuoco. Perché, dunque, far fuori tre uomini improvvisamente e senza spiegarne in modo soddisfacente il motivo? «Tutti noi qui alla Ferrari siamo sostituibili, anche io – aveva tagliato corto Arrivabene – Per quanto riguarda il cuoco, penso che tutti noi stiamo mangiando regolarmente e bene, grazie per la preoccupazione». «Mi fido della squadra che parla di ragioni personali – gli aveva fatto eco Sebastian Vettel, sorridendo – E il pranzo oggi era comunque delizioso». Forse sulla pista giusta è finito il tabloid tedesco Kolner Express, l'unico ad azzardare un'ipotesi alternativa a quella ufficiale sulle ragioni dei licenziamenti. Che, scherzi a parte, riguardano proprio il pranzo. Secondo il giornale teutonico, infatti, Rivola e gli altri due ferraristi sarebbero sospettati di anomalie contabili riguardo le forniture del catering. Un magna magna alla mensa Ferrari?

Il destino comune degli orfani Ferrari
Il tempo ci dirà se ci sia del vero dietro a queste accuse accampate dalla stampa della Germania. Intanto, resta da capire quale sarà il futuro di Massimo Rivola, che in Formula 1 lavora dal 1998, prima in Minardi, poi in Toro Rosso e infine proprio in Ferrari dal 2009. Le prime voci di paddock lo avevano accostato ad un probabile passaggio alla McLaren, grazie ai buoni uffici di Fernando Alonso, con cui il direttore sportivo lavorò fino allo scorso anno intrattenendo buoni rapporti personali. Ma non è escluso nemmeno un ingaggio da parte della Audi, dove ritroverebbe invece Stefano Domenicali, team principal di Maranello fino allo scorso anno e anch'egli suo amico personale.