19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Calciomercato | Milan

Galliani, pranzo con Raiola: piatto forte Ibra

Appuntamento attorno a un tavolo per l’amministratore delegato rossonero e i fratelli Raiola, Mino ed Enzo. All’ordine del giorno la discussione sul rinnovo di Abate, e il chiarimento sul contratto di Donnarumma e Ely. Ma il piatto forte è stato Zlatan Ibrahimovic, sempre più distante dal Psg: allo studio un clamoroso ritorno al Milan.

MILANO - Se Galliani incontra Mino Raiola state pur certi che sta per succedere qualcosa. Può trattarsi di qualcosa di prevedibile (il rinnovo di Ignazio Abate), di piccolo (le trattative riguardanti i due giovani rossoneri Gianluca Donnarumma e Rodrigo Ely), ma non sono esclusi colpi di scena a sorpresa con un protagonista d’eccezione, Zlatan Ibrahimovic.
Più o meno quello che è accaduto stavolta: l’amministratore delegato rossonero ha pranzato in compagnia dei fratelli Raiola, Enzo e il più celebre Mino, incontro dal quale sono venuti fuori notevoli spunti interessanti in chiave Milan.

PRATICAMENTE DECISO IL RINNOVO TRA MILAN E ABATE - Partiamo da Ignazio Abate. Il terzino, classe ’86, dopo l’incontro tra Galliani e il suo procuratore, sembra ormai prossimo al rinnovo. Notizia che porrebbe fine a tutte le indiscrezioni diffuse negli ultimi mesi che raccontavano di una Juventus interessata al biondo «Telepass» rossonero.
L’incontro a tavola è stato anche una buona occasione per iniziare a porre le prime basi per il contratto di uno tra i prospetti più interessanti del vivaio del Milan, il portiere Gianluigi Donnarumma, fenomeno classe ’99, capace di esordire già in Primavera malgrado la giovane età. Il ragazzino campano, fratello d’arte (Antonio, cresciuto anche lui a Milanello, gioca attualmente nel Bari), viene accreditato di straordinarie potenzialità e secondo molti sarà lui il portiere del futuro del Milan. Logico che Adriano Galliani sia già pronto a blindarlo.

IBRA E QUELLO SFOGO CONTRO IL CALCIO FRANCESE - Si è discusso anche di Rodrigo Ely, difensore brasiliano in questo momento all’Avellino, di cui si dovrà decidere il futuro. Ma inevitabile che si sia tornati a parlare anche di Zlatan Ibrahimovic, a maggior ragione dopo le parole forti del gigante svedese contro la Francia ed il calcio transalpino, uno sfogo inaspettato che ha provocato una serie di reazioni a catena, tra cui il tentativo di capire dove potrebbe finire Ibra al termine di questa stagione al Psg.
Non è un mistero che l’ex attaccante di Juve, Inter e Barcellona, proprio al Milan abbia lasciato il cuore ed è noto che dopo aver saputo di essere stato venduto al Paris Saint Germain contro la sua volontà, Zlatan, livido di rabbia, abbia chiuso ogni tipo di comunicazione con Adriano Galliani per almeno un paio d’anni.

RITORNO AL MILAN, QUESTIONE DI CUORE - Inutile sottolineare quanto un ritorno di Ibrahimovic al Milan, se da una parte avrebbe il potere di rivitalizzare un ambiente ormai anestetizzato dalle cocenti delusioni accumulate in serie, dall’altro appare a dir poco complicato, se non altro per l’ingaggio che il bomber svedese ancora percepisce dal Psg, oltre 10 milioni di euro l’anno. A questo proposito valgono le dichiarazioni rilasciate proprio da Raiola qualche giorno fa al quotidiano francese l’Equipe: «In teoria tutti possono cambiare squadra, ma servirebbe che il Paris Saint-Germain decidesse di trattare la cessione di Ibra, ipotesi piuttosto remota. E poi in giro non ci sono nuovi Ibra e il PSG lo sa bene».

Tutto vero, ma se parliamo di Zlatan Ibrahimovic nulla può essere dato per scontato. E poi quando si tratta di questioni di cuore…