1 settembre 2025
Aggiornato 02:30
Calcio | Serie A

Conferme dalla Thailandia: «Vogliamo il Milan». Ma la Fininvest dice no

Malgrado le smentite di rito in casa Fininvest, peraltro sempre meno convincenti, sembra che stavolta sia la volta buona per la cessione di quote del Milan. Dalla Thailandia sono arrivate le dichiarazioni di Bee Taechaubol che ha ufficializzato il suo interesse. Barbara Berlusconi e Adriano Galliani alleati per frenare l’operazione.

MILANO - Forse da oggi i tifosi milanisti avranno qualche motivo in più per sorridere. Dopo l’ormai consueta magra figura dei rossoneri di Pippo Inzaghi domenica contro l’Empoli che sta facendo sprofondare il Milan sempre più in basso in classifica in una crisi di gioco e risultati senza precedenti, è arrivata questa mattina una notizia che potrebbe riportare il sereno su Milanello. Dalla Thailandia, paese d’origine di Bee Taechaubol, è rimbalzata infatti la conferma di un interesse concreto dell’uomo d’affari per un rilevante pacchetto azionario del Milan.

BERLUSCONI HA GIÀ INCONTRATO TAECHAUBOL - Secondo il BangkokPost.com, il businessman thailandese, Bee Taechaubol, di Country Development Group e titolare dei diritti Global Legends Series (GLS), avrebbe dichiarato di aver fatto un'offerta di un miliardo di euro per acquistare una partecipazione di maggioranza del Milan. Il magnate thailandese sarebbe interessato ad acquisire il 50% del club rossonero, non tutta la società e addirittura la speranza sarebbe quella di chiudere l’accordo entro questo mese di febbraio. Bee Taechaubol è uscito allo scoperto dopo che i media italiani hanno riferito che un investitore Thai senza nome si era offerto di acquistare il Milan di Silvio Berlusconi per 1 miliardo di euro.
E intanto si scoprono sempre più altarini. Il quotidiano La Repubblica infatti afferma che Bee Teachaubol avrebbe già avuto i primi contatti per l’acquisizione del Milan addirittura con Silvio Berlusconi che avrebbe accolto l’imprenditore thailandese nella sua residenza ad Arcore lo scorso 18 gennaio. 

LA FININVEST SMENTISCE - La notizia è già stata smentita nuovamente con un comunicato che però lascia aperta qualche porta: «In relazione a notizie di stampa, la Fininvest ribadisce di non essere interessata alla cessione di quote di maggioranza dell'AC Milan. Per il resto, la società non può che confermare quanto dichiarato sabato 14 febbraio: vari soggetti hanno mostrato interesse per partnership relative al Milan stesso, ma non esistono colloqui di qualche concretezza e tantomeno preaccordi o incontri decisivi in agenda».
Che tradotto vuol dire, non vendiamo il pacchetto di maggioranza ma se c'è qualcuno disposto ad investire per acquisire il 30% della società Milan, ben venga.

LADY BARBARA E GALLIANI PER UNA VOLTA ALLEATI - Inutile dire che al momento appare piuttosto difficile che una trattativa così importante possa evolversi in così breve tempo anche perché il positivo esito dell’operazione potrebbe avere due fieri oppositori, per una volta stranamente alleati, Barbara Berlusconi e Adriano Galliani.
La figlia del capo ha avuto in questi mesi un ruolo fondamentale nel processo di rinnovamento societario: merito suo la realizzazione di Casa Milan; merito suo la chiusura del nuovo accordo di sponsorizzazione di Fly Emirates; merito suo l’ideazione di tutta una serie di progetti di marketing votati all’autosostenibilità e tra questi la costruzione del nuovo stadio.
Dall’altra parte c’è lo storico amministratore delegato Adriano Galliani, da sempre vero deus ex machina del Milan.
Entrambi, in casi di cessione del pacchetto di maggioranza del club, vedrebbero pericolosamente a rischio la loro posizione all’interno della nuova società. Ecco perché probabilmente si batteranno l’uno accanto all’altro, al fianco del presidente Berlusconi, perché si riesca a vendere solo una quota di minoranza dell’Ac Milan.

Ma gli acquirenti thailandesi saranno d’accordo?