26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Calciomercato

Galliani pensa a Torres o Eto'o. Al Milan ancora vecchie glorie?

Dopo la cessione di Mario Balotelli, Galliani è alla ricerca di un centravanti da mettere a disposizione di Pippo Inzaghi. Scendono le percentuali per Destro e Jackson Martinez, considerati troppo cari, salgono quelle di Fernando Torres e Samuel Eto'o. Per il Milan sarebbe l'ennesima clamorosa follia.

Oggi al Milan tutti pronti a scaricare Balotelli. In primis i tifosi, che in un sondaggio su un portale che raccoglie il cuore della passione rossonera si sono schierati compatti a favore della sua cessione (ben il 70%). Ieri è toccato anche all’ad Galliani e per finire al tecnico Filippo Inzaghi, le cui parole sono state piuttosto dure nei confronti del neo calciatore del Liverpool: «Con la partenza di Balotelli perdiamo un gran giocatore, ma acquisiamo sotto altri punti di vista, prima di tutto la voglia e poi il gruppo».

In effetti la squadra vista affrontare con fiero cipiglio sia la Juventus che il Sassuolo nel Trofeo Tim ha regalato sensazioni confortanti ai fedeli fans del diavolo. Certo, erano solo amichevoli, per giunta mezze partite, ma lo spirito che si è visto in campo è quello dei bei tempi, quello ritrovato di cui probabilmente parlava Pippo Inzaghi.

Però, così come non si vive di solo amore, non si vincono i campionati solo con lo spirito ritrovato. Servono calciatori, e in fretta visto che mancano solo 7 giorni alla chiusura del mercato e la rosa è indiscutibilmente povera. Innanzitutto c'è bisogno di un centravanti che prenda il posto di Balotelli, sia al centro dell’attacco che nei cuori dei tifosi, e poi anche di un centrocampista di qualità e quantità, oltre al sempre attuale attaccante esterno mancino.

Urgono però giocatori da Milan, non uomini pescati qua a là dagli scarti delle concorrenti. Ecco perché, per una volta, è necessario fermamente andare controcorrente rispetto all’inglorioso trend preso dalla dirigenza rossonera negli ultimi anni. Perché l’interrogativo che ormai si pongono tutti gli addetti ai lavori è semplice: chi sono i giocatori da Milan, i fenomeni che hanno trionfato sui campi di tutta Europa negli anni passati oppure gli ex-campioni a parametro 0, sovrani assoluti del mercato milanista più recente?

Proviamo ad elencare alcuni degli acquisti di Galliani negli ultimi anni, in ordine rigorosamente alfabetico: Birsa, Bojan, Constant, Didac Vilà, Essien, Gabriel, Honda, Matri, Mesbah, Mexes, Muntari, Niang, Nocerino, Poli, Salomon, Saponara, Silvestre, Taarabt, Taiwo, Vergara, Zaccardo, Zapata.

Ci sarebbe di che mettersi le mani nei capelli e domandarsi che fine ha fatto il glorioso squadrone che incuteva timore negli avversari anche solo a nominarlo?

Oggi Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno davanti una preziosa opportunità: inserire in rosa 2/3 innesti importanti e approfittare della stagione senza Europa e del ridimensionamento delle avversarie (Juve, Roma e Napoli al momento sembrano decisamente indebolite) per riportare il Milan ai vertici del calcio che conta. Ma per far questo occorre immediatamente cancellare dalla lista dei potenziali attaccanti da offrire a Inzaghi, i due quasi ex che nelle ultime ore sono stati accostati ai rossoneri, Fernando Torres e Samuel Eto’o.

Si tratterebbe dell’ennesima operazione scombiccherata, finalizzata esclusivamente all’acquisizione di calciatori senza esborso per il cartellino, a fronte di un pagamento di ingaggio fuori da ogni logica di mercato. Vale la pena di ricordare che il centravanti spagnolo è glorificato dal Chelsea di un contratto da 8 milioni netti a stagione, mentre il nonnetto camerunense (già 33 anni compiuti) pretenderebbe un biennale da 3,5 milioni netti l’anno.

Per una volta, in via Aldo Rossi, si pensi a costruire qualcosa per il futuro, magari con l’acquisto (costoso, per carità) di Mattia Destro dalla Roma, del giovane belga Lestienne, il cui cartellino è in mano ad un fondo del Qatar e per finire del talentino parigino Rabiot, in rotta di collisione con il suo club, il PSG.

Si tratterebbe di una triplice mossa sicuramente onerosa per le casse della società, ma dalla quale il Milan trarrebbe linfa vitale non solo per la prossima stagione, ma anche per quelle a venire, grazie ad un progetto di rilancio che deve passare necessariamente da giovani campioni, non da scadenti vecchie glorie.