28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Formula 1 | GP di Cina

Alonso: «Non ci arrendiamo»

In questo ultimo gran premio, la differenza tra il vincitore e il primo «cavallino rampante» è stata di 23 secondi. «La vettura è migliorata un poco grazie ad alcune migliorie che abbiamo provato nei test del Bahrein, e che abbiamo utilizzato qui venerdì e che hanno funzionato. Tuttavia non possiamo promettere niente»

SHANGHAI - C'è un fatto che si è ripetuto lungo tutta la carriera di Fernando Alonso in Formula 1 da quando debuttò con Minardi nel 2001, e che solo ha mancato una volta. Ad eccezione dell'anno che correva in McLaren con Lewis Hamilton (2007), lo spagnolo ha sempre trovato il modo di imporsi al suo compagno di squadra. La maggior parte di loro si sono dovuti arrendere all'evidenza del talento, robustezza e perseveranza del pilota che nel 2005 divenne il campione del mondo più precoce della storia, un risultato che conseguì dopo aver rotto la serie di cinque titoli consecutivi di Michael Schumacher.

L'estate scorsa, la Ferrari decise di richiamare alla causa Kimi Raikkonen riunendo in questo modo due campioni del mondo nello stesso paddock, qualcosa che non faceva dal 1953 (Ascari e Farina). Ma i numeri parlano chiaro, Alonso domina tutte le statistiche, si può quasi dire che è il solo che mantiene in piedi la Ferrari. Questo primo podio della stagione lo colloca al terzo posto in classifica con 41 punti, 30 in più dell'uomo di ghiaccio, perso in 12° posizione.

In questo ultimo gran premio, la differenza tra il vincitore e il primo «cavallino rampante» è stata di 23 secondi. «La vettura è migliorata un poco grazie ad alcune migliorie che abbiamo provato nei test del Bahrein, e che abbiamo utilizzato qui venerdì e che hanno funzionato. Tuttavia non possiamo promettere niente. Dobbiamo vedere come evolve la situazione in queste tre settimane e se per il GP di Barcellona (11 di Maggio) potremo incorporare più novità», queste le parole di un prudente Alonso.
«Non possiamo far niente di speciale più che non arrenderci. Sappiamo che la distanza che ci separa dalla Mercedes è grande e che è necessario ridurla prima possibile. Ora che non siamo competitivi dobbiamo accumulare molti punti».