Prandelli: In Italia nessuno ha creduto in Rossi
L'allenatore degli azzurri: «Non siamo ancora una nazionale che può vincere tutti»
COVERCIANO - La qualificazione agli Europei è a un passo, ma Cesare Prandelli non si fida. «Abbiamo fatto il minimo sindacale, non siamo ancora una nazionale che può vincere con tutti», il messaggio del commissario tecnico azzurro all'indomani della vittoria sull'Estonia, nella quale il protagonista indiscusso è stato Giuseppe Rossi. «È uno dei giocatori che tutti vorrebbero avere. Interpreta bene il calcio moderno, gioca in verticale, in zona gol è efficace. Abbina tecnica a velocità di esecuzione e vuole sempre mettersi in gioco».
Prandelli rimprovera i club italiani che non hanno investito su Pepito, costretto a trasferirsi in Spagna: «Qualcuno non ha creduto in lui. Dopo che è tornato in Italia ha disputato un'ottima stagione al Parma, ma poi è stato solo il Villarreal a puntare su di lui. Il calcio spagnolo per Rossi è perfetto, fatto di movimento, tecnica, velocità. In Italia si è puntato troppo sulla tattica negli ultimi anni».
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