Al Bambino Gesù, il primo trapianto di microbiota per guarire l’intestino
Per la prima volta in Italia, gli esperti del Bambino Gesù di Roma, hanno tentato un trapianto del microbiota intestinale su sei bambini affetti da patologie infiammatorie
Finalmente arrivano nuovi sviluppi sullo studio del microbiota intestinale. Per la prima volta in Italia – all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma – è stato eseguito un trapianto fecale su sei bambini affetti da malattie infiammatorie intestinali. Ai batteri che popolano l’intestino – e tutto il resto dell’organismo – da tempo ormai viene riconosciuto un ruolo di primaria importanza per quanto riguarda la nostra salute e la nostra costituzione. Per questo motivo molti medici e ricercatori tentano di guarire alcune patologie per mezzo di trapianti batterici.
Il primo trapianto fecale
La buona notizia è stata fornita in occasione del convegno nazionale pediatrico dedicato al microbiota e alle sue applicazioni. «Sei trapianti di microbiota intestinale su pazienti pediatrici. È la prima volta che vengono realizzati in Italia, grazie al protocollo clinico messo a punto dai medici dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù».
Si potrebbe guarire il morbo di Crohn
Purtroppo ancora dati certi, in merito, non ne abbiamo a disposizione. Ma gli studi continuano e un giorno si potrebbe arrivare a guarire alcune temibili malattie come il morbo di Crohn proprio per mezzo di trapianti fecali. «Il trapianto è stato usato come terapia sperimentale in pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn), malattia del trapianto contro l'ospite (GVHD) - nella sua forma acuta e con interessamento dell'intestino - e in un paziente affetto da sindrome da attivazione macrofagica di origine genetica, una rara patologia del sistema immunitario, derivante da un disordine delle funzioni immunoregolatorie», spiegano gli esperti del Bambino Gesù di Roma.
- La differenza tra microbiota e microbioma
Il Microbiota è l’insieme di tutti i microorganismi che vivono in simbiosi con l’uomo. Mentre il termine microbioma indica l’insieme del patrimonio genetico degli organismi simbiotici e delle sue interazioni.
Un grande passo avanti
«Si tratta di un grande passo avanti sul piano della ricerca traslazionale e dell'applicazione clinica in campo pediatrico, ma allo stesso tempo bisogna essere prudenti e attendere ancora per valutare compiutamente l'efficacia di questi trapianti nella fase di follow up di ogni specifica patologia. La cosa importante è l’aver codificato un protocollo per definire il percorso assistenziale e valutare con rigore gli aspetti etici oltre che clinici e laboratoristici», spiega Lorenza Putignani, responsabile dell'Unità Operativa Semplice di Parassitologia e dell'Unità di Ricerca sul Microbioma Umano del Bambino Gesù.
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