29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Rimedi naturali per il colesterolo

Colesterolo: i rimedi naturali per combatterlo

Tutti i rimedi naturali per dire addio al «colesterolo cattivo». Le ricerche scientifiche che ne confermano l’efficacia e gli effetti collaterali del riso rosso fermentato

Colesterolo, rimedi naturali
Colesterolo, rimedi naturali Foto: Shutterstock

Nonostante alcune ricerche ritengano che il colesterolo LDL non sia associato con il rischio di malattie cardiovascolari, ridurlo è sempre buona norma. Specie se si hanno le placche aterosclerotiche, accusate di procurare ictus e infarti. Ecco alcuni dei rimedi naturali, la cui efficacia è stata testata dalla scienza.

Aronia Melanocarpa
L’Aronia Melanocarpa è una pianta originaria del Nord America, usata da sempre dai popoli nativi a scopo alimentare e salutare. Si usano le sue bacche violacee molto simili ai nostrani mirtilli, ricchissime di virtù benefiche. Una recente ricerca ha mostrato che «Il trattamento con il succo di Aronia ha significativamente ridotto la frazione di lipoproteine a bassa densità [LDL] pro-aterogeniche degli animali studiati e ha portato a una diminuzione del 16,5% del colesterolo totale. Indici aterogenici con supplementi di Aronia hanno mostrato chiaramente il rischio aterogeno inferiore e indici cardioprotettivi indicati come protezione del sistema cardiovascolare. Oltre a questo, il succo di Aronia ha ritardato i cambiamenti legati all’età nella parete aortica e può essere raccomandato come uno strumento di profilassi per un invecchiamento sano».

Orzo contro il rischio cardiovascolare
Secondo quanto è emerso da uno studio revisionale condotto dal St. Michael’s, l’orzo oltre a ridurre il colesterolo, proteggerebbe anche il nostro apparato cardiovascolare. La ricerca, pubblicata sull’European Journal of Clinical Nutrition, ha evidenziato la sua potente azione contro il colesterolo LDL. «I risultati sono più importanti per le popolazioni ad alto rischio di malattie cardiovascolari, come ad esempio i diabetici di tipo 2, che hanno normali livelli di colesterolo LDL, ma elevati livelli di non-HDL. L’orzo ha un effetto di riduzione sul colesterolo cattivo totale in questi individui ad alto rischio, ma possono anche beneficiarne le persone che non hanno il colesterolo alto», spiega l’autore dello studio, il dottor Vladimir Vuksan.

Ghee, il burro che riduce il colesterolo
Il ghee è molto simile al nostro burro chiarificato ma viene ottenuto con metodi decisamente più semplici e casalinghi. Pare che grazie a questa procedura possa curare molte malattie, compreso il colesterolo.  Secondo una ricerca pubblicata su AYU (An International Quarterly Journal of Research in Ayurveda) il burro chiarificato ossidato (ghee) contiene prodotti benefici per la salute che aiutano a ridurre il colesterolo, i trigliceridi, i fosfolipidi e gli esteri del colesterolo. In conclusione, i ricercatori affermano che «i risultati della ricerca nella letteratura supportano gli effetti benefici del ghee descritti negli antichi testi ayurvedici e l’uso terapeutico del ghee per migliaia di anni nel sistema di medicina ayurvedica».

Coriandolo
E’ una delle spezie più antiche del pianeta, osannata da Plinio a causa delle sue incredibili virtù salutari. Durante uno studio condotto nel 2008, è stato somministrato del coriandolo in topi alimentati ad alti dosaggi di grassi e colesterolo. I risultati hanno evidenziato una significativa azione ipolipemizzante. «Il livello di lipoproteine a bassa densità (LDL) insieme al VLDL (Very Low Density Lipoprotein) sono significativamente diminuiti, mentre le lipoproteine ad alta densità (HDL) sono aumentate nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo. L’aumento dell’attività di LCAT plasmatica mostrava un maggiore degrado del colesterolo in acidi biliari fecali e steroli neutri, questo potrebbe spiegare il suo effetto ipocolesterolemizzante», concludono i ricercatori.

Foglie di Curry
Non stiamo parlando della solita miscela di spezie che si adopera per condire i nostri piatti, ma delle foglie dell’albero di Curry (Murraya Koenigii). Secondo uno studio pubblicato su The American Journal of Chinese Medicine le foglie di curry riducono i livelli di colesterolo e di glucosio nel sangue. «Le foglie di curry hanno dimostrato di possedere un’importanza clinica nel migliorare la gestione di alti livello di colesterolo e di diabete di tipo 2».

Sumac, il più potente antiossidante al mondo
Il Sumac è una spezia originaria del Medioriente chiamata Rhus Coriaria. Nella nostra penisola ne esiste una varietà molto simile: è il Rhus Aromatico, o Sommacco. Ma attenzione: non tutte le varietà sono così preziose e salutari. Ne esistono più di 200 e la maggior parte sono velenose. Si tratta di una spezia fortemente antiossidante che, oltre a essere considerata un potenziale anticancerogeno, può essere utilizzato per contrastare i livelli di colesterolo alto. Si usa come condimento ai propri piatti, miscelato con un po’ di olio extravergine di oliva.

Il rimedio più naturale: i lattobacilli
I lattobacilli sono dei microorganismi naturali che risiedono negli alimenti e che ne inducono la fermentazione: dopo aver mangiato gli zuccheri contenuti nel cibo producono acido lattico. Sono molti gli studi che ne hanno confermato la loro efficacia, sia per quanto riguarda il colesterolo che altre malattie come le infezioni intestinali e la sindrome del colon irritabile. Inoltre sembrano favorire la digestione e potenziare il sistema immunitario riducendo attacchi virali e batterici.

Berberina contro colesterolo e iperglicemia
La Berberina è un alcaloide contenuto in alcune piante come il crespino, la sua peculiarità è quella di ridurre efficacemente il colesterolo e migliorare il profilo glicemico. «Questa sostanza, agendo su una proteina denominata PCSK9, è in grado di aumentare la presenza dei recettori per il cosiddetto ‘colesterolo cattivo’ (LDL) sulla superficie delle cellule del fegato, con una conseguente riduzione dei livelli delle LDL stesse nel sangue. La berberina – spiega il dottor Andrea Poli, Presidente di Nutrition Foundation of Italy – agisce anche sui livelli del glucosio nel sangue (la glicemia), per la sua capacità di ridurre l’assorbimento intestinale di glucosio e di facilitarne la captazione a livello muscolare ed epatico».

Riso rosso fermentato: solo benefici?
Il riso rosso fermentato, pur essendo un prodotto naturale contiene statine. Di conseguenza, la presenza di un efficace principio attivo nel riso rosso fermentato deve indurre a prendere alcune cautele – spiega Andrea Poli di Integratori Italia. Per esempio può interagire con alcuni farmaci come gli antibiotici, gli anti- ipertensivi e gli anti-micotici. Soprattutto, se il paziente non tollera le statine tradizionali bisognerebbe prima parlarne con il proprio medico curante. È anche importante sapere che in uno studio condotto per ben 13 anni sugli effetti del riso rosso fermentato, sono stati rilevati 55 casi di effetti avversi attribuibili all’uso di questi integratori, un terzo dei quali (17) ha richiesto l’ospedalizzazione della persona coinvolta. È stato osservato un solo caso di danno muscolare importante (rabdomiolisi) e nove casi di danno epatico. I dettagli dello studio sono disponibili qui.

Decotto di Tarassaco
Si tratta di uno dei più importanti rimedi depurativi, citato dal famoso medico francese Leclerc nella famosa tisana de «i tre moschettieri della fitoterapia». Il Tarassaco, infatti, unito a foglie di Carciofo e Fumaria sarebbe un ottimo alleato del nostro apparato cardiovascolare, in grado di ridurre colesterolo e trigliceridi. Ma non solo: le tre erbe eliminano stasi di fegato, proteggono il fegato, aumentano la produzione di acidi biliari, migliorano la digestione, l’ipertensione, l’obesità e riducono la flatulenza. Inoltre aiutano a ridurre il rischio di diabete e la steatosi epatica.